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MAJORINO (PD): GIUNTA FONTANA IMMOBILE, SIAMO PREOCCUPATI

LA REGIONE HA GIACENZA DI CASSA PER 10 MILIARDI, UNA PARTE DELLE RISORSE DELLA SANITÀ VERRANNO USATE PER FARE ROTONDE

“Siamo molto preoccupati perché abbiamo di fronte una Regione assolutamente immobile per responsabilità della giunta Fontana. Di fronte al grave problema delle liste d’attesa in sanità non c’è nessun provvedimento significativo, mentre per il trasporto pubblico l’unica cosa che migliora è lo stipendio dell’amministratore delegato di Trenord. A Roma tolgono soldi alle infrastrutture lombarde e l’unica opera su cui investono è il ponte sullo stretto. In Regione non dicono nulla e non fanno investimenti significativi e adeguati. Sullo stesso piano Lombardia, che pomposamente avevano chiamato PNRR lombardo, a tre anni dall’approvazione sono state spese solo l’11% delle risorse. Siamo molto preoccupati di questo immobilismo”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino che questa mattina ha illustrato alcuni dati che dimostrano come la giunta Fontana, in questo inizio di legislatura, si stia dimostrando incapace di imprimere una svolta positiva ai tanti dossier dell’agenda lombarda. Un dato su tutti, che si evince dall’analisi del bilancio regionale, che sta venendo presentato in questi giorni nelle commissioni consiliari, è che dal 2015 a oggi la Regione Lombardia ha accumulato una enorme giacenza di cassa, pari a poco meno di dieci miliardi di euro. Di questi, l’87% è relativo alla sanità.

“Hanno i soldi e non li spendono” spiega il consigliere Simone Negri. “Abbiamo chiesto conto di questo dato abnorme e ci hanno risposto che una parte di quelle risorse, della quota relativa alla sanità, verrà utilizzato per il Piano Lombardia. È davvero un fatto anomalo”. “In pratica – conclude Majorino – useranno i soldi della sanità per fare le rotonde”.

 

NOTA STAMPA

La giunta Fontana è immobile, priva di progetti e incapace di influenzare le scelte del Governo Meloni che penalizzano la Lombardia.

In manovra nazionale sono scomparsi i finanziamenti per la metrotramvia Milano Limbiate e per il prolungamento della M1 a Baggio, così come non si trovano risorse per compensare l’aumento di costi del progetto di raddoppio della linea ferroviaria Milano Mortara da Albairate ad Abbiategrasso, sulla linea peggiore della Lombardia. Il ministro Salvini si era impegnato per le prime due infrastrutture, ma alla prova dei fatti le risorse non ci sono, mentre non mancano quelle per il progetto del ponte di Messina.

L’immobilismo di Fontana e della sua giunta si evince anche dall’analisi del cosiddetto Piano Lombardia, quello che Fontana ha definito il PNRR Lombardo: a tre anni dall’approvazione della legge che, con quasi novemila interventi, perlopiù di piccole dimensioni, nei vari comuni lombardi, solo l’11% delle risorse sono state effettivamente spese a fronte della conclusione delle opere (3.887 interventi conclusi per 467,5 milioni di euro a fronte di 4,32 miliardi complessivi).

Non va meglio sul fronte della sanità: i temi più rilevanti sono le lunghe liste d’attesa e la necessità di ricostruire la sanità territoriale. Uno dei provvedimenti cardine per ridurre i tempi di attesa, e quindi il travaso costante di pazienti dal servizio sanitario regionale al mercato delle visite ed esami privati, è il Centro unico di prenotazione regionale, che permetterebbe di razionalizzare e tenere sotto controllo la mole di richieste e relative prestazioni. Promesso dall’assessore Bertolaso per il 2024, non sarà attivo prima del 2027. il totale delle visite che ha rispettato i tempi della prescrizione del medico è sceso del 2% rispetto allo scorso anno, da 81% a 79%, e questo dato non tiene conto di chi si è rivolto direttamente al privato. Anche le case di comunità, come è noto, sono ad oggi perlopiù scatole vuote, incapaci di alleviare il sistema ospedaliero dalle richieste dei cittadini. Una delle conseguenze è il costante intasamento dei Pronto soccorso, come quasi ogni lombardo ha potuto sperimentare. La nostra richiesta di chiedere al Governo di incrementare il finanziamento della sanità al 7,5% è stata bocciata dal centrodestra martedì in Aula.

Altro si può dire del trasporto pubblico, inchiodato al rinnovo decennale per Trenord per il lato ferroviario e al depauperamento del comparto del trasporto urbano ed extraurbano, in grave difficoltà nel totale disinteresse della Regione, che si limita a imporre aumenti delle tariffe e a punire chi vi si oppone. In compenso, l’emolumento del direttore generale di FNM e amministratore delegato di Trenord è incrementato del 20% rispetto allo scorso anno, arrivando alla cifra di 627mila euro.

A fronte di tutto questo, il primo bilancio regionale della giunta Fontana due non contiene un progetto della Lombardia dei prossimi anni. Anzi, contiene un dato eclatante: Regione Lombardia ha una giacenza di cassa di 9.980.536.328,58 euro. Quasi dieci miliardi, sostanzialmente confermati dal bilancio di previsione proposto dalla giunta Fontana. L’87%, 8,69 miliardi, riguarda fondi per la sanità, non spendibili altrimenti, mentre la parte restante riguarda fondi per le restanti competenze regionali.

Si tratta di un dato abnorme, che non ha pari in Italia, come evidenziato dalle tabelle riportate di seguito. L’enorme giacenza di cassa, comunque, rivela la scarsa efficienza della macchina regionale. Per ora non abbiamo avuto risposte convincenti in merito, ma è evidente che una tale anomalia deve essere spiegata.

Milano, 9 novembre 2023

 

 

 

PD Regione Lombardia