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ROMANO (PD) E PEPE (GD): “CHIEDIAMO ALLA REGIONE UNA NUOVA LEGGE SULLO STAGE”

“Lo stage è diventato, da strumento di formazione, uno strumento di sfruttamento legalizzato, specialmente di noi giovani. È inaccettabile essere pagati 500 euro al mese senza ferie, malattia, contributi, per essere poi spesso lasciati a casa dopo 6 mesi”, dichiara Giuseppe Pepe, segretario dei Giovani democratici Milano Metropolitana che dal 2021 portano avanti la campagna ‘Lo stage non è lavoro’ insieme a decine di associazioni giovanili.

“La Lombardia ha una delle leggi peggiori in Italia, con un compenso minimo di 500 euro al mese nel privato e 300 nel pubblico, e che permette alle aziende di fare stage a ripetizione, spesso per sostituire lavoratrici e lavoratori dipendenti – fa eco Paolo Romano, consigliere regionale del Pd –. Chiediamo a Fontana e alla sua Giunta di rivedere insieme la norma, per dare diritti a stagiste e stagisti, partendo dalla limitazione degli abusi e da un rimborso minimo di 800 euro al mese”.

Per i due esponenti Pd “deve essere chiaro che non lo facciamo solo per la nostra generazione, ma per tutte le altre: se i giovani entrano nel mercato del lavoro così, fanno concorrenza scorretta a chi è già dentro, abbassando gli stipendi di tutti. Inoltre, non versando contributi, rendono sempre più difficile avere le risorse per pagare le pensioni”, concludono Romano e Pepe.

Milano, 10 novembre 2023

PD Regione Lombardia