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ORSENIGO (PD): “FACCIAMOLA FINITA CON IL RICATTO DEI CANTONI”
“Fermo restando che la Lega, il centrodestra in generale e il M5s si sono sempre espressi contro al nuovo accordo Italia-Svizzera, il presidente del Consiglio regionale Fermi sa che l’unico modo di liberarsi del ricatto ticinese sul dare o negare i ristorni, sarebbe togliere quello strumento dalle mani del Cantone”, commenta Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a proposito dell’invito dell’esponente comasco ai presidenti di Camera e Senato per evitare la ratifica dell’accordo.
“Intanto, faccio presente che la revisione dell’accordo del 1974 l’hanno voluta gli svizzeri, ma se Fermi è preoccupato dalla rinnovata minaccia ticinese verso i frontalieri e i nostri Comuni, ricordi anche che fa parte della polemica politica in vista delle future elezioni cantonali – prosegue Orsenigo –. Ciò detto, anche il presidente Zali può stare sereno, perché l’ultimo decreto ministeriale sui criteri di ripartizione e utilizzazione delle risorse spettanti ai Comuni a titolo di compensazione finanziaria per la tassazione in Svizzera sui redditi da lavoro dei frontalieri effettuata negli anni 2014-15, concordato con le Regioni, tra le quali la Lombardia, prevede all’art. 6 che «Le somme attribuite saranno utilizzate dagli enti assegnatari per la realizzazione, completamento e potenziamento di opere pubbliche di interesse generale volte ad agevolare i lavoratori frontalieri, con preferenza per i settori dell’edilizia abitativa e dei trasporti pubblici». E sulla proroga degli stessi criteri anche per i ristorni degli anni 2016-17 la Regione Lombardia ha espresso poi parere favorevole al Mef con delibera dello scorso 4 dicembre”.
Milano, 24 maggio 2018