FRONTALIERI, ORSENIGO (PD): “LO STRANO CASO DELLA TASSA SANITARIA DELLA LEGA: CHE FINE HA FATTO IL BALZELLO PER I VECCHI FRONTALIERI? SI RICONFERMA UNA NORMA PASTICCIATA E POCO CHIARA”
“All’indomani dell’accordo tra Governo e sindacati in fatto di frontalierato ci chiediamo: che fine ha fatto la tassa sulla salute che la Lega ha voluto accollare in maniera totalmente unilaterale ai “vecchi” frontalieri?” chiede il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, commentando l’annuncio arrivato nella giornata di ieri, 23 luglio, dell’accordo trovato tra parti sociali e Ministero dell’Economia e delle Finanze su lavoro da remoto, comuni di frontiera e imposizione fiscale per i lavoratori transfrontalieri.
“Dopo mesi dall’annuncio della tassa non abbiamo ancora alcuna certezza. O meglio: l’unica nostra certezza è che il Governo Meloni ha tradito la fiducia dei frontalieri e Regione Lombardia dovrebbe prendere una posizione netta, al fianco delle sigle sindacali, e rifiutare questa tassa iniqua. Una tassa che viola il principio delle doppie imposizioni e intacca i diritti acquisiti di lavoratori che dovrebbero essere tutelati. Una misura, quella voluta del centrodestra romano e spalleggiata pubblicamente da quello lombardo e dall’assessore Bertolaso in primis, che, sulla carta, dovrebbe permettere ulteriori incentivi salariali per il personale sanitario e contrastarne l’esodo in Svizzera. Non dimentichiamo però che una porzione rilevante dei vecchi frontalieri soggetti a tassazione sanitaria andrà in pensione nel corso di qualche anno, togliendo di fatto le coperture per qualsiasi forma di incentivo. Un provvedimento non solo ingiusto ma anche di brevissimo respiro. Senza contare che la Confederazione Svizzera ha dimostrato di non voler condividere i dati dei frontalieri. Per citare il senatore Dem, Alessandro Alfieri, siamo davanti a una norma che si riconferma come ‘pasticciata e poco chiara’”conclude il consigliere lariano.
Milano, 24 luglio 2024