BOCCI (PD): “CENTRODESTRA BOCCIA LA MOZIONE CHE CHIEDE DI RIPARTIRE DA ZERO”
“Per Regione Lombardia sulla questione Film Commission va tutto bene: la maggioranza di centrodestra ha bocciato la nostra mozione che chiedeva un chiaro cambio di passo nella partecipata finita al centro degli scandali. Ma niente: per l’assessore Galli la situazione non è così grave”, è esterrefatta Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, prima firmataria della mozione e capogruppo in VII Commissione Cultura.
La storia è nota: l’acquisto sovrastimato, con pagamento anticipato, di un capannone per la fondazione regionale ha sollevato il velo su un sistema di legami e interessi personali che, stando alle carte dei giudici, non ha precedenti. “Nella mozione chiedevamo di impegnare la Giunta regionale e il presidente Fontana ad attivare un audit esterno sulla vicenda, a sollecitare Film Commission affinché sciogliesse il contratto con lo studio Scillieri e rinnovasse totalmente l’Organismo di vigilanza, valutando anche l’accompagnamento della Fondazione con una persona di specchiata fama e comprovate competenze per rilanciare la Fondazione, dotando il Film Fund regionale delle risorse necessarie a rilanciare le produzioni cinematografiche e audiovisive sul territorio lombardo”, illustra Bocci.
Ma la risposta dell’assessore regionale alla Cultura Galli, in strenua difesa dell’operato della Regione e della stessa Film Commission, ha stupito non poco i dem: “Proprio nessuno, in Regione, ha ritenuto utile capire come i soldi pubblici venivano spesi? Film Commission ha acquistato un immobile come nuovo prima che venisse ristrutturato, e anche dopo, sempre per Cormano, ha fatto spese ingenti per servizi e consulenze. La Regione, con una delibera recente, può fare controlli sulle partecipate, per verificarne efficienza, efficacia ed economicità. Non è questo un caso eclatante? Perché non l’ha fatto? La Giunta non può più dire che è qualcosa che riguarda il passato, perché errori e imprudenze si sono susseguiti anche negli ultimi anni – spiega Bocci –. Per non parlare degli investimenti: dal 2014 a oggi meno di 2 milioni di euro per il Film Fund, zero dal 2017. Solo per il 2020 Veneto, Piemonte e Liguria hanno messo 5 milioni, il Lazio 9. Mentre noi vediamo sempre le stesse persone e le stesse modalità per quella che è di fatto una scatola vuota”.
Alla consigliera Pd non è rimasto che ricordare la situazione: “Contestiamo che l’immobile sia stato pagato tutto e subito, senza valutazione e lavori. Che sia stato fatto tutto in fretta senza un motivo. È stato ritenuto che la Film Commission non fosse in grado di gestire il Film Fund. Come mai? Nessuna risposta neanche sul perché Regione Lombardia non abbia investito nel fondo e non lo abbia fatto gestire alla Film Commission”.
Di fronte alla mozione bocciata e a una maggioranza di centrodestra tutta soddisfatta che scherzava sul risultato, il commento della Bocci è stato caustico: “A loro va bene così, evidentemente. È rimasta nell’aria la mezza promessa dell’assessore di rescissione del contratto di Scillieri. Ma forse proprio perché è una promessa e non un impegno. Ne chiederemo conto di questa promessa così come delle altre richieste respinte”.
Milano, 6 ottobre 2020