BOCCI (PD): “REGIONE LOMBARDIA NON PUÒ PIÙ FAR FINTA DI NIENTE”
Le novità emerse in giornata sull’inchiesta sulla Lombardia Film Commission vengono commentate da Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura che da sempre segue la vicenda. “Dalle indagini sul capannone acquistato da Lombardia Film Commission con soldi pubblici sembrano arrivare conferme ai nostri dubbi – dice Bocci –: avevamo chiesto chiarimenti sul completamento di opere e impianti e su opere realizzate nel 2018 dall’impresa di Baracchetti e pagate nel 2019, cioè molto dopo il rogito che doveva consegnare l’immobile fatto e finito. Così come avevamo chiesto conto delle certificazioni di agibilità. Ebbene, l’assessore regionale alla Cultura Galli, insieme al presidente di Lfc ora in carica, ci avevano assicurato che era tutto a posto. Invece, ora leggiamo che non è così, che non sono state rispettate le tempistiche e che Baracchetti, ai domiciliari per peculato, è figura con parecchi scheletri nell’armadio”.
La consigliera Pd spiega: “È la procura ad affermare che Lfc avrebbe dovuto fare azioni di rivalsa sulla parte venditrice. E invece nulla è stato fatto e anzi continuiamo a sentirci dire che è andato tutto bene e che tuttora non ci sono problemi”.
Una posizione che continua a essere inaccettabile, per Bocci: “Da due anni solleviamo dubbi, convochiamo audizioni, chiediamo spiegazioni. L’ultima volta, la posizione dell’assessore era che non si può fare niente perché è in corso un’indagine. Adesso cosa ci dirà? Che aspetta il rinvio a giudizio? Non bastano le numerose evidenze che cominciano ad esserci?”.
Ma il Pd chiede di più: “È ora che Regione Lombardia la smetta di far finta di niente con un atteggiamento che definirei inconcepibile e senza nessuna giustificazione, e si doti di tutte le misure necessarie affinché casi del genere non si possano più verificare”.
Milano, 13 novembre 2020