“In vista dell’assestamento di bilancio che si discuterà la prossima settimana, come gruppo PD chiederemo per il triennio una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro che permetta di attivare un bando regionale destinato all’edilizia scolastica in grado di soddisfare il fabbisogno emerso su tutto il territorio lombardo e di predisporre interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, inclusi gli interventi di ristrutturazione, ampliamento e miglioramento di edifici scolastici e palestre, programmando piani di manutenzione e monitoraggio con l’intento di promuovere una cultura della sicurezza e dell’innovazione nella scuola, investendo e potenziando lo strumento dell’Anagrafe regionale del patrimonio edilizio”.
Lo comunica il consigliere regionale Samuele Astuti, capodelegazione PD in commissione Istruzione e Formazione, illustrando le richieste contenute in un ordine del giorno e in un emendamento che il gruppo del PD presenterà durante l’assestamento di bilancio 2019-2021 che è stato calendarizzato nelle giornate del 25 e 26 luglio.
“I comuni e le province lombarde hanno in programma interventi sulle scuole per circa un miliardo, per la precisione 948 milioni di euro – spiega il consigliere – ma le risorse a disposizione coprono circa un quarto e sono in gran parte statali, mentre la Regione, nel documento approvato il mese scorso che individua le linee guida per gli interventi sul patrimonio scolastico lombardo nel triennio 2019/2021, prevede di mettere a disposizione solo cinque milioni. Intanto, delle quasi seimila scuole lombarde facenti capo agli enti locali, il 30% è privo di certificato di collaudo statico, il 62% del certificato di prevenzione incendi, il 44% di agibilità/abitabilità, nel 20% non sono stare rimosse le barriere architettoniche e il 30% è privo di accorgimenti per il risparmio energetico”.
“Le risorse oggi a disposizione di comuni e province – sottolinea Astuti – risalgono in gran parte a stanziamenti dei governi precedenti, a guida Pd. Prima del governo gialloverde c’era il programma Italia Sicura che aveva un filone dedicato alle scuole, ma il nuovo esecutivo l’ha voluta chiudere. L’attenzione alla scuola si misura anche con l’impegno economico che si è disponibili a mettere in campo, è sempre una questione di priorità”.
Milano, 19 luglio 2019