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Dote sport

BOCCI (PD): “REGIONE NON CAMBIA I CRITERI, STANZIA ANCORA POCHE RISORSE E SARANNO ESCLUSI DI NUOVO MIGLIAIA DI BAMBINI”

“Dote Sport è ancora insufficiente in Lombardia: 10mila bambini sono rimasti fuori quest’anno pur avendone diritto. E, nonostante questa evidenza, Regione persevera e continuerà a mettere sempre pochi soldi. Non solo: i nuovi criteri non sono realistici rispetto alla società lombarda contemporanea, compreso l’insistenza sul limite della residenza a 5 anni, che penalizza i figli degli insegnanti, degli infermieri, delle forze dell’ordine che arrivano dalle altre regioni italiane”, lo dice Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Sport, dopo che questo pomeriggio si è discusso il parere sui criteri e le modalità per l’assegnazione della misura.

“La dotazione finanziaria è la stessa dello scorso anno quando su 33.506 domande di beneficiari aventi diritto solo 23mila ne sono state finanziate, proprio perché non c’erano risorse sufficienti. Questi sono i dati dell’anno in corso, ma cosa cambia nel nuovo bando? Nulla, le risorse previste sono sempre insufficienti, perché il numero di famiglie che si impoveriscono e non riusciranno a garantire ai propri figli l’accesso a una attività sportiva, crescerà”, spiega Bocci.

“E anche i criteri non verranno modificati a favore di famiglie e bambini: resta la stessa soglia Isee, resta un contributo pro capite esiguo di 100 euro, resta il requisito discriminatorio dei 5 anni di residenza. Anche l’apertura alla possibilità di ricevere una Dote Sport in più alle famiglie con almeno tre figli, dà risposte a una parte residuale della popolazione lombarda, proprio perché le famiglie di questo tipo sono poche, mentre quelle con due sono di più, e a loro risposte e supporto non vengono dati”, insiste la dem.

“Ci chiediamo se quell’onestà intellettuale che secondo la sottosegretaria Picchi, presente seppure per poco in Commissione, manca alle opposizioni, non difetti a lei, che continua a parole a considerare prioritaria questa misura a sostegno delle famiglie, ma nei fatti non riesce a incrementarne le risorse. Lo sport è benessere e salute, soprattutto per i più piccoli, ma quanto si spende la sottosegretaria con l’assessorato al Welfare per ottenere una compartecipazione ai fondi dedicati?”, si chiede Bocci.

“Per quanto ci riguarda, presenteremo come ogni anno osservazioni per incrementare le risorse e ampliare la platea degli aventi diritto, comprendendo anche chi non è residente da più di 5 anni e chi ha due figli. Vedremo che risposte avremo dalla destra”, conclude la consigliera Pd.

Milano, 8 ottobre 2025

PD Regione Lombardia