DISSESTO IDROGEOLOGICO, CASATI E SCANDELLA (PD): “NECESSARIO RIVEDERE LE NORME PER AGEVOLARE I COMUNI E MONITORARE TUTTO IL TERRITORIO, METTENDO IN SICUREZZA LE AREE MONTANE”
Questa mattina, durante il consiglio straordinario convocato su sollecitazione del gruppo Pd per affrontare il problema del dissesto idrogeologico in Lombardia, sono intervenuti anche i consiglieri dem Davide Casati e Jacopo Scandella, per sottolineare da prospettive differenti questioni fondamentali per il territorio bergamasco: il sostegno tecnico ed economico ai piccoli comuni per effettuare gli studi idrogeologici necessari per l’aggiornamento dei piani di governo del territorio e la necessità di mettere in sicurezza le aree montane.
In particolare, Casati è intervenuto su un punto specifico dell’ordine del giorno, presentato dal gruppo Pd insieme a quasi tutte le altre forze di opposizione, che chiede a Regione Lombardia di garantire un supporto tecnico ed economico agli enti locali per effettuare studi idrogeologici ai fini dei piani di governo del territorio, incentivando le forme associate e le aree omogenee.
“Le criticità idrogeologiche emerse in questi anni – spiega Casati – hanno determinato l’introduzione di diverse normative regionali sia per integrare con gli studi idraulici i Piani di Governo del Territorio (PGT) dei Comuni entro il 31 dicembre 2025, sia per rivedere i criteri e i metodi per il rispetto del principio dell’invarianza idraulica e geologica. Si tratta di incombenze importanti, ma costose, soprattutto per i piccoli comuni lombardi che non hanno le risorse necessarie per affrontare questi studi che, oltretutto, dovrebbero essere molto simili per i comuni vicini. È per questo che chiediamo alla giunta lombarda di aggiornare la normativa, prevedendo che gli studi idraulici siano redatti su scala territoriale più vasta, intercomunale, in modo da agevolare le casse dei comuni e assicurare la copertura integrale dei territori. Solo così, con una completa ‘mappatura’ regionale, si possono programmare gli interventi necessari in ordine di priorità”.
“Riguardo al dissesto idrogeologico le aree montane hanno una loro specificità – interviene Scandella – perché ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione si aggiunge l’abbandono del territorio, che ha portato ad una manutenzione più rarefatta dei boschi, delle foreste, degli alvei dei fiumi. A cui si aggiungono alcuni difetti strutturali: pianificazione territoriale frammentata tra i comuni, senza un piano a livello di valle o di asta fluviale che renda gli interventi omogenei ed efficaci; frammentazione delle proprietà agricole, necessità di remunerare i servizi ecosistemici, abusivismo e edificazione sui versanti dei fiumi e nei territori più fragili. Anche Uncem, in un recente studio, ha evidenziato 15 punti decisivi per migliorare la situazione. Una buona base di partenza per il lavoro da fare in Regione”.
“La gestione dell’emergenza e l’eroismo che si dimostra nelle situazioni estreme è ciò di cui si ricorda di più, mentre la prevenzione non finisce in prima pagina – aggiunge Scandella -. Ma alla luce di tutto quello a cui stiamo assistendo, ai cambiamenti climatici e alla violenza delle precipitazioni, è proprio la prevenzione ad essere la più alta forma di responsabilità civile che, come istituzioni, dobbiamo promuovere e praticare”.
E, a proposito di aree montane, Casati ha colto l’occasione per chiedere all’assessore Comazzi informazioni aggiornate in merito alle risorse chieste dal Comune di Val Brembilla per completare i lavori di messa in sicurezza del territorio in località Caramondi, a Laxolo, dove, a 40 anni dalla storica frana, continuano gli smottamenti, lenti, ma assai preoccupanti: “L’amministrazione comunale ha già impegnato 3 milioni e 200mila euro in pochi anni, ma servono altri 5 milioni di euro per mettere in definitiva sicurezza la frana e non vanificare il lavoro fatto finora, attendiamo una risposta dall’assessore, prima che sia troppo tardi”.
“Purtroppo, le nostre proposte oggi sono state respinte – concludono i consiglieri dem – ancora una volta la maggioranza che governa questa regione si dimostra gravemente miope anche su questo fronte, ma noi insisteremo e continueremo a presentare proposte concrete per tentare di salvare il nostro territorio dal dissesto idrogeologico”.
Il testo dell’ordine del giorno sottoscritto da Pd M5S Patto Civico e AVS
Milano, 27 giugno 2023