Si è tenuto questo pomeriggio, in Commissione speciale Animafia del consiglio regionale, l’audizione con il vicesindaco Fermo Borgonovo, l’assessore comunale all’Ambiente, Giovanni Pellegatta, e il responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune, Marco Corbetta, in merito alla discarica di Mariano Comense e all’ultimo incendio che si è sviluppato nell’impianto. “Ringrazio gli amministratori e il tecnico comunale per averci dato tutti gli elementi indispensabili a capire la storia e la situazione attuale della discarica, anche rispetto all’ultimo evento”, ha detto al termine dell’incontro Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, che aveva fatto richiesta di audizione.
“Da quanto abbiamo ascoltato, l’amministrazione comunale ha dimostrato piena consapevolezza di quanto accaduto e di quello che significa per Mariano quella discarica – ha aggiunto Orsenigo –. La vicenda è stata seguita in maniera puntuale e precisa, con l’intento di fare chiarezza, ma anche di tranquillizzare i cittadini, da un punto di vista ambientale e della salute pubblica. Quindi, prendiamo atto del lavoro fatto in questi anni dall’amministrazione comunale che è riuscita a portare quasi a termine il contratto di gestione partito nel 2013. D’altra parte, ci auguriamo che per gli aspetti legati all’incendio arrivi presto una risposta dalle autorità competenti che stanno indagando e alle quali spetta, su questo tema, l’ultima parola”.
Dal canto loro, il vicesindaco Borgonovo e l’assessore Pellegatta, dopo la disamina storica e tecnica del responsabile comunale, hanno precisato che “ora la questione vera sarà la gestione in prospettiva di quell’area. Appena verranno sbloccati i conferimenti, tempo 20-25 giorni e si arriverà al 100 per cento della capienza, ferma oggi al 93, come stabilito dal contratto del 2013. Dopo di che la discarica, con l’impianto di biogas e il depuratore, rimarrà in gestione al Comune per 30 anni. E qui entrerà in gioco la possibilità di un riuso dell’area che restituisca alla città quello spazio, nell’ottica di un utilizzo pubblico e compatibile con la futura destinazione, appunto”.
Una decisione che secondo Borgonovo “va presa attraverso una condivisione con i cittadini, ma pensiamo di coinvolgere anche la Regione, l’Università, e le istituzioni in generale”.
Insomma, ha concluso Orsenigo, “per Mariano e i suoi amministratori la discarica è già sostanzialmente chiusa e il percorso di indagini proseguirà sulla sua strada, ma ora il punto è guardare avanti e sapere come sfruttare al meglio un ex impianto che, oltre tutto, è inserito a pieno titolo nel Parco delle Groane”.
Milano, 6 maggio 2019