DAZI, PILONI (PD): “SUBITO 180 MILIONI PER LE IMPRESE, MA LA DESTRA DICE NO”
“I dazi di Trump non sono solo una minaccia, sono una certezza, perché ha fatto danni anche il solo averli annunciati e poi averli sospesi. Ma ci sono diversi prodotti italiani, penso all’agroalimentare, che sono già oggetto di dazi. Eppure, la giunta di centrodestra continua a sottovalutare il problema. Quattordicimila miliardi di euro sono stati bruciati dalle borse nelle scorse settimane, e ci sono quattordici miliardi di euro di export verso gli Stati Uniti dalla Lombardia che sono a rischio. E nel frattempo abbiamo imprese in preda alla completa incertezza perché non sanno cosa succederà domattina. E per un’impresa essere bloccata dall’incertezza è ancor peggio che essere bloccata dalla burocrazia, perché significa non poter programmare gli investimenti. Noi abbiamo chiesto una seduta straordinaria del Consiglio per mettere al centro questi temi, così impattanti sull’economia lombarda, e per avanzare una serie di proposte, come la messa a disposizione dei 180 milioni di euro che Finlombarda, la finanziaria della Regione, non sta utilizzando per sostenere subito le aziende, e l’istituzione di un tavolo di crisi per prevenire ed affrontare l’impatto sulla nostra economia. Il governo spagnolo non è stato a guardare, diversamente da quanto fatto dal governo Meloni. Noi crediamo che questo sia straordinariamente urgente per le nostre imprese, per le famiglie, per i cittadini e per la tenuta sociale dei nostri territori e della nostra regione”.
Lo dichiara Matteo Piloni, consigliere regionale del Partito Democratico, dopo il voto con cui il Consiglio regionale ha respinto l’ordine del giorno proposto dai democratici che chiedeva di utilizzare 180 milioni di euro in pancia a Finlombarda, che sono una quota consistente dei 515 milioni di euro accantonati e tutt’ora inutilizzati, per sostenere le imprese colpite dalle restrizioni commerciali nordamericane; istituire un comitato di crisi a livello regionale; chiedere al Governo di sostenere le azioni intraprese a livello europeo volte a contrastare la nuova politica commerciale Usa e a rappresentare presso il governo italiano le istanze dell’economia lombarda.
👉qui il testo dell’ordine del giorno
Milano, 6 maggio 2025