Skip to main content

Romano, Redolfi e Pepe (Pd-Giovani democratici): dalla Regione un secco no alle nuove generazioni

Bocciate tutte le proposte avanzate dal Pd in consiglio regionale

 

“La Regione dice no a noi giovani: no al diritto al lavoro, no al diritto allo studio e un enorme no al diritto di vivere in futuro in un mondo in cui le catastrofi naturali non siano la normalità. Questi no sono la condanna del nostro futuro.”  A dichiararlo è Marco Redolfi, segretario dei Giovani democratici della Lombardia, a seguito della bocciatura da parte della maggioranza di tutti gli ordini del giorno all’assestamento di bilancio, presentati dal Pd e discussi oggi in consiglio regionale, che chiedono interventi concreti per le nuove generazioni.

“La destra- attacca Redolfi- non considera l’emergenza climatica, non investe sulle borse di studio, lasciando ragazze e ragazzi, che pur sono idonei a riceverle senza alcun sostegno, e chiede di ritirare le proposte sul trasporto pubblico che sta subendo pesanti tagli, ma è essenziale per la mobilità dei giovani”.

Il segretario dei Giovani democratici di Milano, Giuseppe Pepe, alza il tiro sul caro affitti: “Studentesse e studenti sono arrivati a dormire in tenda per denunciare il costo insostenibile della casa, per chi studia, ma anche per chi inizia a lavorare.  Ma la Regione di fronte a questo non fa nulla.  Lascia 19 mila alloggi Aler sfitti, dà soldi a pioggia agli studentati privati e rifiuta di istituire, come abbiamo proposto, un fondo per recuperare immobili pubblici e trasformarli in residenze universitarie”.

Paolo Romano, consigliere regionale del Pd di 27 anni, che ha scritto molte delle proposte bocciate oggi in aula, aggiunge: “Siamo stanchi di essere ignorati o presi in giro.  Fontana trova 10 milioni di euro per la sua comunicazione, ma non recupera un centesimo per le borse di studio. La Lombardia   destina alle borse meno della metà delle risorse dell’Emilia-Romagna. Per garantire un sostegno a tutti gli idonei ad oggi mancano oltre 40 milioni di euro, ma la giunta non pare interessata a recuperarli. Il risultato è la macelleria sociale: i figli di chi può permetterselo studiano, gli altri no”.

“Come Giovani democratici e come gruppo regionale – concludono Romano, Redolfi e Pepe- continueremo a tenere alta l’attenzione su queste e altre questioni finché non avremo risposte”.

 

Milano, 27 luglio 2023

PD Regione Lombardia