Una delle questioni che merita particolare attenzione alla vigilia della revisione della legge sociosanitaria della Lombardia (Legge 23) riguarda la medicina veterinaria e la sicurezza degli alimenti. A sottolinearlo sono i consiglieri regionali Matteo Piloni e Antonella Forattini (Pd) che dicono no allo “spezzatino” proposto da Fontana-Moratti. “Nell’attuale progetto di legge- affermano Piloni e Forattini- mentre le cure primarie (medici di base) passano dall’Ats alle Asst come prevedono le prescrizioni del Governo e del PNRR, la medicina veterinaria rimane in capo alle Ats. Una divisione che ci vede fortemente contrari e sulla quale chiediamo un ripensamento alla Regione”.
“Il motivo- affermano i consiglieri dem-è molto semplice: la cura del cittadino non può essere disgiunta dalla parte che riguarda gli animali e l’alimentazione. Sono aspetti che devono stare insieme. Dividere le competenze fra Asst e Ats renderebbe molto più problematiche le attività di prevenzione e controllo che, al contrario, devono essere rafforzate. A maggior ragione in territori, come i nostri, dove l’agroalimentare fa parte della quotidianità e della nostra economia, e l’attività medica veterinaria svolge un ruolo centrale”.
“Abbiamo proposto- concludono Piloni e Forattini- alcuni emendamenti in questa direzione che saranno votati la prossima settimana in commissione Sanità, e che comunque ripresenteremo in aula durante la discussione della revisione della legge 23 che si terrà tra il 10 e il 25 novembre prossimi. Noi lavoreremo per ottenere questo risultato. Nel frattempo ci auguriamo un ripensamento da parte della Regione e una presa di posizione pubblica da parte di tutti gli attori, pubblici e privati coinvolti che conoscono bene l’importanza di tenere “insieme” la cura della collettività con quella degli animali come, d’altronde, la pandemia ha dimostrato”.
Milano, 25 ottobre 2021