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“CROCI” E ASSOCIAZIONI DI PRONTO INTERVENTO, ASTUTI (PD) DENUNCIA BANDO REGIONALE CHE LE METTE A RISCHIO

“QUATTROCENTO PAGINE DI BANDO NEL BEL MEZZO DELLA PANDEMIA, MOLTE RISCHIANO DI NON FARCELA”

Un bando estremamente complesso, a ridosso della scadenza e nel pieno dell’emergenza Covid-19: per le “croci” e le associazioni che fanno pronto intervento c’è il rischio concreto di rimanere fuori dalle contrattualizzazioni della Regione Lombardia. Lo denuncia il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti riferendosi al bando emesso lo scorso 18 novembre da Regione Lombardia volto a contrattualizzare le postazioni delle associazioni che si occupano di pronto intervento, dopo che quello precedente, scaduto nel 2017, era stato prorogato per altri tre anni. Una documentazione di 414 pagine per 200 posti disponibili, con scadenza il 10 dicembre prossimo.

“Le vecchie convenzioni sono scadute nel 2017, questo bando è fuori tempo massimo e le associazioni che da un anno e mezzo sollecitavano Regione Lombardia ora si trovano in difficoltà” dichiara Astuti. “Il Covid significa per questi operatori un carico di lavoro imponente, che comporta grandi sacrifici. Chiedere loro, in mezzo alla pandemia, di studiare oltre quattrocento pagine di bando e di preparare le proposte entro una ventina di giorni è quasi vessatorio. Il rischio di non farcela, o di commettere errori che causino l’esclusione, è elevato, e molte associazioni storiche e radicate nel territorio rischiano di non farcela.”

“Dalla Regione si continua ad agire con la solita sufficienza. Questo – conclude il Consigliere democratico – è l’ennesimo segnale della disorganizzazione della Giunta Fontana – Gallera che, ormai, è totalmente in balia della propria inefficienza.”

Milano, 20 novembre 2020

 

PD Regione Lombardia