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“La carenza di personale sanitario rappresenta un problema per tutta la nostra regione e l’Asst di Crema non è certamente esente da questa forte criticità. Ne sono una prova i bandi e le convenzioni che vengono emessi per la ricerca di personale e che riguardano molti reparti del nostro ospedale: dalla radiologia alla ginecologia, dal dipartimento di salute mentale alla neuropsichiatria, solo per citarne alcuni. Si aggiunga a tutto questo la richiesta di supporto pervenuta dall’ospedale di Cremona per quanto riguarda il servizio di radiologia interventistica. Mi chiedo quanto Fontana e Moratti siano consapevoli delle difficoltà di personale che il nostro ospedale sta attraversando e che cosa abbiano intenzione di fare per migliorare una situazione difficile e preoccupante, evitando che si scateni una vera e propria ‘guerra tra poveri’ delle Asst e non lasciando sole le direzioni generali nella ricerca del personale”. A dichiararlo è il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che proprio oggi ha presentato una interrogazione a risposta scritta, indirizzata all’assessora Letizia Moratti.
“Vorrei sapere – spiega Piloni, riportando il dispositivo del documento – quali iniziative siano previste al fine di supportare l’Asst di Crema nell’individuazione del personale sanitario necessario per rafforzare le attività della stessa e come si intenda rilanciare il sistema sanitario pubblico in questa parte di territorio per renderlo appetibile ed efficace”.
“So bene cosa sta facendo l’Asst di Crema e so della difficoltà che sta riscontrando con i bandi – prosegue il consigliere dem – ma vorrei sapere quale sia il grado di consapevolezza della giunta lombarda in proposito e quali le iniziative che intende mettere in atto”.

“La Regione non può continuare a scaricare il problema sulle singole direzioni che si muovono in autonomia – attacca Piloni – come, ad esempio, ha fatto con la delibera sulle aperture notturne che peraltro si limita a pochissime specialità, a un solo ambulatorio per Asst e senza risorse nuove. Per non parlare dell’agenda unica di prenotazione che permetterebbe al cittadino di fare una sola telefonata per conoscere tutte le possibilità per prenotare una visita, che doveva essere cosa fatta dal primo novembre scorso e che, dopo anni di annunci e fallimenti, ancora non c’è, come ha ammesso la stessa Moratti nei giorni scorsi, ancora una volta a causa dell’indisponibilità degli operatori della sanità privata, perché la loro politica di fidelizzazione dei pazienti ne risentirebbe”.

Milano, 21 aprile 2022

 

PD Regione Lombardia