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“Nella retorica che viene utilizzata dalla Regione e dalla Asst medici e infermieri se ne vanno perché attirati dalla Svizzera dove vengono pagati di più. Il tema della retribuzione è serissimo e sicuramente va affrontato con impegno. Noi stessi abbiamo fatto una serie di proposte, che però, purtroppo, ci hanno bocciato. Tra l’altro, l’Asst dei Sette Laghi è una di quelle che, per ragioni di ordine storico, paga meno i professionisti sanitari. Ma quella dei compensi non è la sola questione aperta: il problema vero è che una cattiva gestione sta portando molti medici, infermieri, tecnici e amministrativi ad abbandonare la nostra azienda sociosanitaria”, lo denuncia Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd e componente della III Commissione Sanità, facendo il punto della situazione sanitaria a livello territoriale.

“A questo si aggiunge il tema gigantesco dei consultori: negli ultimi anni la dirigenza del welfare regionale li sta letteralmente svuotando. Già, di fatto, oggi non abbiamo un vero servizio sanitario territoriale. Nel contempo, costoro stanno smantellando dei presidi storici come, appunto, i consultori, pur continuando a dire che non vogliono disinvestire sul servizio. E invece lo fanno con la mancanza di investimenti o andando a spostare il personale, appunto”, prosegue il consigliere Pd.

“L’ultima delle tante azioni insensate è quella successa al consultorio di Malnate, dove non sono stati fatti gli investimenti promessi negli anni. Un esempio concreto: quest’estate, all’interno della struttura abbiamo avuto fino a 36 gradi, con donne incinte che erano lì per usufruire di una serie di servizi. Tra l’altro preziosi, perché accompagnano verso la genitorialità prima e dopo il parto, quindi un’eccellenza costruita in 30 anni di lavoro, coinvolgendo anche il Terzo settore. E Regione e Asst buttano all’aria un servizio che ci veniva invidiato”, lamenta Astuti.

“Ci viene detto che sono scelte solo temporanee, ma poi di solito diventano definitive. Tutto ciò succede perché nella testa di chi deve prendere queste decisioni non c’è un vero e proprio progetto di sviluppo. Tra l’altro noi stiamo ancora aspettando la delibera da parte della Giunta che battezza la Casa di comunità spoke a Malnate. E in questo scenario la preoccupazione è altissima da parte degli utenti e del personale che, alla fine, se ne va. Poi ogni tanto va anche in Svizzera, non solo per un tema di ordine economico, ma anche organizzativo, di prospettiva. In sintesi, queste persone sono stanche di venire spostate da una struttura all’altra, senza un vero progetto di sviluppo, di crescita o anche solo di mantenimento di servizi”, insiste il dem.

“Questa è la situazione che stiamo vivendo e ci preoccupa tantissimo. Siamo stufi di sentire rassicurazioni a mezzo stampa sul fatto che si stia investendo o prendendo atto dei problemi. Ormai non è più tempo di prendere atto dei problemi, ma di prendere decisioni che siano serie, capaci di costruire prospettive vere per la nostra sanità territoriale. E ci troveranno sempre contro qualsiasi tentativo di costruire a spese dei consultori una medicina territoriale che è ancora di là da venire, anzi continueremo a fare proposte”, conclude Astuti.

Milano, 21 settembre 2023

 

PD Regione Lombardia