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VALLACCHI E NEGRI (PD): “SERVE SUBITO IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE. REGIONE SI FACCIA PARTE ATTIVA”

Approvata all’unanimità la mozione del Gruppo regionale del Pd relativa agli atti necessari al completamento del quadro normativo e tecnico organizzativo relativi alle Comunità energetiche rinnovabili, le cosiddette Cer. Il testo impegna la Giunta regionale a chiedere al Governo di intraprendere tutte le azioni necessarie ad accelerare l’approvazione del decreto da parte degli organi di controllo europeo e consentire il completamento del quadro normativo nazionale. “Questo permetterebbe di portare a termine il programma di progettazione, sviluppo e gestione del sistema di monitoraggio previsto dalla legge regionale di Promozione e sviluppo di un sistema di Comunità energetiche rinnovabili”, fa sapere Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, prima firmataria dell’atto. Il quale chiede alla Regione anche di effettuare la ricognizione delle situazioni di povertà energetica per precisare gli strumenti di assistenza tecnica per le situazioni di maggiore criticità, e di proseguire un confronto con Anci Lombardia per definire modalità di collaborazione con i comuni lombardi, anche sotto il profilo normativo.

“In una regione come la Lombardia, tra le più inquinate d’Europa, le comunità energetiche promuovono l’uso delle fonti rinnovabili, riducendo così quello dei combustibili fossili e le emissioni di gas serra. Contribuiscono quindi alla lotta al cambiamento climatico e alla tutela dell’ambiente. Ma i punti critici sono ben evidenti: il ruolo fondamentale delle istituzioni pubbliche, visto che al momento serve una definizione della normativa nazionale e il riconoscimento degli incentivi. Inoltre, attualmente, risulta limitato il coinvolgimento dei ‘poveri energetici’ nelle comunità in essere e non prioritario nella normativa di riferimento. Infine, la diffusione delle Cer appare difficoltosa anche e soprattutto a causa della mancanza di competenze specialistiche, tecniche, amministrative, legali ed economico-finanziarie”, ha detto ancora Vallacchi.

Eppure, nonostante queste difficoltà, nei primi sei mesi del 2023 il numero di impianti fotovoltaici, che stanno alla base della tecnologia su cui le Cer si basano, “in Lombardia è cresciuto del 24%. Un dato imprevisto, non legato alle iniziative politiche, di cui sono pioniere le aziende che sono preoccupate per gli aumenti dei costi dell’energia. E in effetti il fotovoltaico è competitivo e per un’azienda significa garantirsi energia a un prezzo più o meno costante”, ha spiegato il collega Simone Negri.

Quindi, “oggettivamente favorire l’avvento delle Cer è un vantaggio per tutti: per i cittadini in situazione di povertà energetica, ma anche per l’intero sistema produttivo che finalmente potrebbe usufruire dei benefici di questi strumenti – ha fatto presente Negri –. Con un rischio: l’avvento delle Cer non va vissuto come una semplice transizione tecnologica, ma come un cambiamento culturale. Deve modificarsi cioè il rapporto con l’energia, perché il cittadino da consumatore diventa anche produttore, viene responsabilizzato rispetto alla spesa e agli stessi consumi energetici. Dobbiamo cioè evitare che le Cer rimangano appannaggio solo dei grandi gruppi e si perdano invece i risvolti sociali”.

Milano, 14 novembre 2023

 

PD Regione Lombardia