Gian Mario Fragomeli torna sul referendum riguardante il cambio di provincia non ancora effettuato nel comune di Colico
FRAGOMELI (PD): “REFERENDUM POSSIBILE GRAZIE ALLA LEGGE REGIONALE. NESSUN PARERE È VINCOLANTE. SI PROCEDA”
“Il referendum si è fermato a Dervio, a Dorio, ma senza arrivare a Colico. Sembra, infatti, che gli strumenti democratici non possano trovare attuazione in quest’ultimo comune, dove è evidente che la sindaca, nonostante gli annunci, stia mettendo in campo una miriade di ostacoli per non far sentire la voce dei suoi concittadini sul tema del cambio di provincia. Invece, per qualsiasi amministrazione locale è prioritario, fondamentale, irrinunciabile ascoltare i suoi abitanti. E oggi, in Lombardia, le norme lo permettono”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, che, assieme al collega di Fdi Zamperini, aveva firmato un emendamento alla legge Ordinamentale, votata nelle scorse settimane in Aula, per permettere che anche i Comuni possano indire referendum consultivi che riguardino i cambi di circoscrizione provinciale.
“A parlare sono anche gli atti del consiglio comunale di Colico. A fine maggio, un parere della segretaria comunale dava un’interpretazione alla richiesta di indire il referendum concludendo che non era ammissibile. Un mese dopo il parere è cambiato totalmente e definisce la richiesta ammissibile. Questo è stato possibile grazie alla legge regionale che abbiamo modificato con le nostre richieste e i nostri voti. Fine delle motivazioni per frenare la consultazione referendaria. Eppure, la sindaca ha deciso che si sarebbe rivolta prima alla Regione e poi, su indicazione di quest’ultima, al Ministero dell’Interno per un parere”, riassume il dem.
“Una decisione molto opinabile: da ex parlamentare e ora da consigliere regionale posso affermare con certezza che non esiste nessun parere delle strutture ministeriali che possa superare la disciplina legislativa regionale. Non c’è bisogno di aspettare una risposta dal Ministero, perché quanto stabilito da Regione Lombardia non potrebbe mai essere subordinato a interpretazioni seppur autorevoli. La legge regionale permette di fare la consultazione, il segretario lo conferma, nessun parere del Ministero può impedire questo, a meno di un’impugnazione che finora non c’è stata. Il resto sono chiacchiere per frenare e impedire”, insiste il consigliere Pd.
“E non si capisce perché non permettere ai colichesi di esprimersi in piena libertà e trasparenza se desiderano o meno passare da Lecco a Sondrio. Sono molto dispiaciuto che siano 9 consiglieri su oltre 8mila abitanti a poter decidere questo importante cambiamento e non si voglia far esprimere tutta la comunità. Sveliamo, però, il fatto che un ‘vorrei ma non posso’ non esiste, perché c’è tutta la possibilità di procedere. Il rinvio mi sembra solo strumentale e inizio a pensare che ci sia qualche seria preoccupazione nell’ascoltare la volontà dei colichesi. Spero che si cambi idea. I cittadini hanno il diritto di esprimersi, anche perché nessun candidato, in campagna elettorale, mi risulta abbia mai espresso la volontà di un cambio di provincia. Ora, anche su questo, come nelle libere elezioni per l’amministrazione comunale, i colichesi vanno assolutamente ascoltati”, conclude Fragomeli.
Milano, 30 giugno 2025