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Cinema e teatri
BOCCI (PD): “REGIONE INTERVENGA PER AGEVOLARE E SOSTENERE UN COMPARTO IN QUESTO MOMENTO IN FORTE SOFFERENZA”

“Saranno tra i lavoratori a soffrire di più delle misure decise per combattere il coronavirus a causa della chiusura più estesa nel tempo”, parla di chi vive di cultura e spettacolo in Lombardia, Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, mentre sottoscrive un ordine del giorno che verrà presentato nell’ambito dell’approvazione del Piano triennale della cultura 2020/2023, che andrà in discussione non appena il consiglio regionale si riunirà di nuovo.

“Non si tratta di poche persone: artisti, tecnici, maestranze, artigiani, indotto… Si tenga conto che le strutture, tra sale cinematografiche, teatri e sale di concerto, sono più di 400, gestite da 150 imprese. Perciò, parliamo di più di 2mila lavoratori coinvolti direttamente nella gestione di queste strutture. Senza considerare che i numeri non comprendono compagnie, attori e lavoranti. Dovremmo perciò approfittare dell’occasione che si discutono le priorità di intervento per il settore culturale per inserire una serie di richieste per il comparto che già viveva una non facile fase di crisi – continua Bocci –. Il settore è uno di quelli maggiormente colpiti dalle misure, a causa della chiusura dei teatri e dei cinema e della sospensione delle manifestazioni culturali, che hanno comportato una drastica riduzione del fatturato causato dalla chiusura delle strutture. L’impatto economico, legato al mancato ricavo da bigliettazione, viene stimato dalla Siae in oltre 10 milioni di euro di mancato incasso al botteghino dei teatri delle regioni interessate nella settimana dal 24 febbraio al 1° marzo, con 7.700 spettacoli cancellati, e in oltre 3 milioni di euro a settimana per la chiusura delle sale cinematografiche”.

 

A pagarne le conseguenze saranno “i lavoratori del settore, con ricadute occupazionali negative che riguardano sia i dipendenti a tempo indeterminato, sia gli artisti e i tecnici con contratti di scrittura, che spesso rappresentano la quota prevalente dei lavoratori, sia gli artisti e i tecnici precari, compreso lo spettacolo viaggiante”, fa sapere la consigliera Pd.

 

L’ordine del giorno impegna, perciò, la Giunta regionale a mettere in atto con urgenza e tempestivamente azioni e provvedimenti a tutela e a sostegno del settore come l’istituzione di un tavolo di crisi a livello regionale partecipato dalle associazioni di categoria locali per acquisire tutte le criticità delle aziende del comparto; l’estensione delle misure di accesso al credito alle imprese Pmi  del settore spettacolo;       l’esenzione temporanea del versamento dei tributi e di altri oneri di carattere locale e in particolare l’estensione dell’azzeramento della quota Irap regionale; la creazione di un fondo straordinario di sostegno alle imprese dello spettacolo; l’anticipazione del versamento dell’acconto del 75% del contributo sulla convenzione tra Regione Lombardia e sistema teatrale lombardo, entro il mese di aprile; l’implementazione dello stanziamento complessivo del fondo relativo all’Avviso unico cultura, e l’erogazione immediata del contributo relativo alle attività riferite all’anno 2020 a sostegno alla produzione teatrale; la proroga della scadenza dal 31 marzo 2020 al 30 aprile 2020, per l’accesso al bando di adeguamento tecnologico, strutturale e  digitalizzazione sale.

 

Ma nel contempo Bocci e il Gruppo regionale del Pd chiedono anche un impegno a Giunta e assessore a promuovere campagne di sostegno per il rilancio della fruizione dei pubblici spettacoli, al momento della riapertura; a intervenire, anche finanziariamente a sostegno ad iniziative da svolgersi nel periodo estivo per favorire il ritorno del pubblico in sala; a promuovere interventi mirati a sostegno del teatro per infanzia e gioventù e verso sale teatrali e cinematografiche, cineteche, che hanno una parte consistente della loro attività impegnata in attività educational con le scuole.

 

Milano, 10 marzo 2020

 

 

PD Regione Lombardia