BOCCI (PD): “IL GOVERNO RISPONDE. ANCHE REGIONE LOMBARDIA FACCIA LA SUA PARTE”
“Le misure che sono annunciate nel nuovo Decreto legge del Governo ‘Cura Italia’ sono significative per il comparto cultura. E sono solo un primo pezzo di intervento, riferito al mese di marzo, che rivela una reale attenzione dedicata al settore, di cui ringrazio il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. A essere ancora assente è Regione Lombardia”, lo dice Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e segretario della Commissione Cultura del consiglio regionale. Nei giorni scorsi aveva già depositato un ordine del giorno al Piano triennale della cultura 2020/2022 in cui chiede interventi urgenti a sostegno del comparto e, al termine dell’emergenza, un’adeguata promozione per il rilancio.
“Non solo l’Emilia Romagna, ma anche il Veneto hanno già stanziato risorse a sostegno del comparto – continua Bocci –. Il Dl del Governo introdurrà diverse misure di sostegno per i lavoratori, le imprese e le strutture di cinema e sale teatrali, ma anche per la produzione: assegna un’indennità ai lavoratori dello spettacolo, introduce supporti alla liquidità delle imprese mediante meccanismi di garanzia, prevede un rimborso per la risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, inserisce il credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro, istituisce un fondo straordinario emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo”.
Cosa potrebbe fare la Regione per il settore? “Molto. Oltre a tutto ciò che già abbiamo chiesto – ad esempio un tavolo di crisi con associazioni del settore, implementazioni di bandi già in essere, esenzioni di tributi regionali per i teatri, posticipo delle scadenze di accesso ai bandi per ristrutturazione delle sale – può ancora intervenire a sostegno di tutta la filiera audiovisiva nella sua complessità (produzione, distribuzione, esercizio, promozione) con supporti dedicati anche alle piccole e micro imprese del settore cine-audiovisivo basate in Lombardia, può finanziare bandi per il triennio 2020-2022, anche per la produzione audiovisiva, può stanziare aiuti e incentivi economici agli esercizi, in particolare per tenere aperte le sale in estate, può sostenere i festival – esemplifica la consigliera Pd –. Chiediamo, inoltre, di attivare Protocolli d’intesa con proprietari privati per i rinvii e la contestuale rateizzazione del pagamento degli affitti dei mesi di chiusura per l’emergenza”.
Insomma, per la Bocci “il Governo c’è, Regione Lombardia non è ancora pervenuta. Da giorni abbiamo sollecitato la Giunta a intervenire con azioni concrete per il comparto cinema, teatro e spettacolo. Non devono farlo certo il presidente o l’assessore al Welfare che sono impegnati in una situazione gravissima, ma l’assessore preposto, quello Stefano Bruno Galli che, in un intervento sulla stampa, ha chiesto, invece, che sia il Governo a muoversi. Da Roma il comparto sta ottenendo le risposte che attendeva, ma Regione deve fare la sua parte. Quando darà un segno concreto a migliaia di lavoratori di strutture e produzione?”.
Milano, 17 marzo 2020