Skip to main content

CASSA IN DEROGA: FORATTINI (PD), “REGIONE LOMBARDIA HA FATTO UN GRAN CAOS, È INNEGABILE. ORA SI DIA UNA MOSSA”

 

“Prima di fare certe affermazioni, la cara collega Cappellari dovrebbe parlare con il suo assessore di riferimento che proprio ieri, rispondendo a una nostra interrogazione in merito, ha ammesso che Regione Lombardia è partita ‘lentamente’ inviando le pratiche delle richieste di cassa integrazione in deroga all’Inps solo dopo il 15 aprile, quando era possibile già dal primo di aprile, come hanno fatto il Lazio e il Veneto. Un ritardo pagato dai lavoratori che ancora oggi non hanno visto accreditarsi il sussidio, nonostante lo stesso presidente Fontana, facendosi bello dopo l’accordo con il Governo, avesse dichiarato che grazie all’anticipazione sociale quei soldi sarebbero arrivati ai richiedenti addirittura l’indomani. L’assessore ieri ci ha garantito che entro fine settimana tutte le richieste saranno inviate all’INPS e che solo nell’ultimo week-end sono state inoltrate 40mila domande. È innegabile, però, che i primi flussi sono partiti molto in ritardo e che prima del 30 aprile le domande non erano più di 10mila. I ritardi dunque ci sono stati e molti lavoratori lombardi rischiano di non vedersi accreditato l’importo della cassa neanche entro la fine di maggio. La Regione dunque acceleri e rispetti l’impegno anticipato in aula. Se ci sono problemi con Inps li risolva. Le famiglie e le aziende non vivono di polemiche”.

 

La consigliera regionale del Pd Antonella Forattini, replicando alle dichiarazioni della collega leghista Alessandra Cappellari uscite oggi sulla stampa, si riferisce alla risposta dell’assessore regionale al Lavoro Melania Rizzoli, ieri in Aula, a un question time del gruppo PD che chiedeva conto dei gravi ritardi con cui la Regione Lombardia ha processato e inviato a Roma le richieste di cassa integrazione in deroga avanzate dalle aziende lombarde.

 

Qui i dati ufficiali dal sito dell’INPShttps://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53641

 

Milano, 5 maggio 2020

PD Regione Lombardia