CASE POPOLARI: LEGGE FALLITA, DOMANI IN DISCUSSIONE IN CONSIGLIO LA MODIFICA
ROZZA (PD): “I FATTI CI HANNO DATO RAGIONE, MA ORA ATTENZIONE A DISABILI, SFRATTATI E INDIGENTI”
La legge regionale lombarda sulle politiche abitative, approvata nel 2016, dopo anni di fallimenti verrà finalmente modificata. Accadrà domani in Consiglio regionale, in sede di discussione della “legge ordinamentale”, e la più rilevante modifica sarà il superamento dei bandi effettuati per specifici appartamenti e il ritorno alla graduatoria generale a scorrimento (per ora due, una per le case di proprietà comunale e una per le case Aler). Il Pd aveva chiesto già nel 2019 di tornare alla graduatoria generale e ora, dopo tre anni di fallimenti nelle assegnazioni la Regione farà finalmente marcia indietro: infatti, a Milano dal 2018 sono stati assegnati 1.531 alloggi quando con la legge precedente ne venivano assegnati 1.200 l’anno.
Se il ritorno alla graduatoria unica è un risultato importante, la pandemia, con i suoi effetti economici nefasti su tantissime famiglie, impone nuove priorità per le politiche abitative. Il PD, con emendamenti ad hoc, segnala le seguenti: sfrattati, indigenti e disabili.
“La legge regionale nata sull’onda della propaganda leghista del 2016 è fallita” dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, che tra commissione e seduta di Consiglio ha depositato diversi emendamenti, una parte dei quali già accolti. “Sostenevano – continua – di voler dare la casa agli italiani e invece non l’hanno più data a nessuno, perché la legge era inapplicabile. Noi lo denunciammo nel 2019 e ora finalmente ci danno ragione non solo i fatti, anche il centrodestra. Tuttavia, oggi ci sono priorità emergenti, e penso ai disabili, agli sfrattati e ai nuovi indigenti generati dalla pandemia. Per i portatori di disabilità, sempre a Milano, verranno ristrutturati nei prossimi mesi solo 29 appartamenti su oltre 1400 in via di recupero. È inutile dare ai disabili una priorità se non ci sono le case, bisogna predisporle e poi fare bandi riservati. Poi gli indigenti, che sono aumentati sensibilmente con il Covid, e molti di loro rischiano di essere sfrattati perché non possono più pagare l’affitto. Non si possono limitare al 20%, com’è ora, gli alloggi assegnabili alle famiglie indigenti: se era sbagliato prima, oggi, con gli esiti della pandemia, è addirittura folle. E dove finiranno tutte le famiglie sfrattate per morosità incolpevole perché si sono impoverite a causa del Covid? E come finiranno i loro proprietari di casa che contavano sul canone di locazione magari per pagare la rata del mutuo? Agli sfrattati bisogna riservare punteggi prioritari, o tra poco avremo sia il problema loro che quello dei piccoli proprietari. Ultimo problema è la decadenza. Ci sono a Milano 4.500 famiglie che vivono negli alloggi popolari e che per la Regione sono diventate ricche, perché hanno ricevuto la liquidazione. Sono quasi tutti anziani e sono persone che pagano canoni dai settecento ai mille euro, mandarli fuori casa è sbagliato, sia per loro che per il mix sociale che, infine, per le casse delle Aler.”
Ecco le proposte del PD:
Disabili
- Istituire un fondo apposito da 30 milioni di euro per la ristrutturazione di alloggi da destinare alle persone disabili, per averne un numero adeguato
- Riservare un avviso pubblico riservato alle famiglie con componenti disabili
Sfrattati
- Introdurre un punteggio di priorità per gli sfrattati
- Inserire gli sfrattati tra le categorie che possono concorrere all’assegnazione degli alloggi (non solo di alloggi temporanei, com’è ora)
Indigenti
- Le quote del 20% per gli indigenti vanno cancellate Oggi è prioritario dare la casa alle famiglie che sono scivolate nell’indigenza a causa della pandemia.
Inoltre
- Innalzare la soglia ISEE per la decadenza: evitare che le liquidazioni o l’aver ereditato un appartamento al paesello, che non si riesce a vendere, faccia perdere il diritto alla casa ai tanti anziani che pagano dai 700 ai 1.000 euro al mese di affitto.
- Sì all’ampliamento del nucleo familiare per accogliere il genitore
- Sì al subentro del genitore dell’assegnatario in caso di decesso di quest’ultimo
- No alla norma voluta da Lega e alleati che premia i furbetti che non hanno mai pagato pur potendolo fare, alla faccia degli inquilini onesti
- Sì alla tutela della morosità per crollo di reddito
👉Qui le slide della conferenza stampa
👉 Qui il fascicolo dei nostri emendamenti
👉 il video della conferenza stampa
Milano, 17 maggio 2021