Caos sistema informatico sanitario, la denuncia dei medici: in tre giorni Regione Lombardia cambia gestionale
senza avvisare nessuno. Casati (PD): “Modalità e tempistiche incomprensibili, a rischio pratiche delicate e urgenti come l’attivazione dell’assistenza domiciliare ADI“
Ai disagi ormai strutturali creati dal malfunzionamento del SISS, il sistema in uso a medici e farmacisti lombardi per la compilazione di ricette e certificati e la consultazione di referti di esami e visite, si aggiunge ora il problema della dismissione da parte di Regione Lombardia in tempo pressoché reale del sistema Healt Portal, usato per alcune pratiche tra cui quella particolarmente delicata dell’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata.
“La Fimmg denuncia metodi e tempistiche inaccettabili – dichiara il consigliere regionale Davide Casati, membro della Commissione Sanità – in quanto la comunicazione è arrivata ai medici solo pochi giorni prima della dismissione del sistema operativo, senza alcuna formazione sull’utilizzo di quello sostitutivo”.
“Non riusciamo proprio a comprendere le motivazioni di questo modus operandi da parte della Regione – continua Casati – senza un confronto con le categorie di professionisti che ogni giorno utilizzano sistemi informativi regionali dei quali continuano a denunciare limiti e malfunzionamento. Ci risulta che tutti questi problemi in altre Regioni non ci siano… invitiamo la Direzione Generale Welfare ad un confronto rapido e urgente sul tema con le associazioni di categoria e le opposizioni, affinché insieme si possa lavorare per trovare una soluzione a questa situazione che, nel 2023, nella Regione che ama definirsi eccellenza d’Italia, ha del paradossale”.
“Ai medici di medicina generale che già si trovano a lavorare in condizioni non certo ottimali sia per numero di pazienti che per carico di lavoro – conclude il consigliere dem – esprimiamo il nostro sostegno, e ci faremo portavoce nelle sedi opportune delle loro preoccupazioni in merito alle difficoltà di attivazione di procedure urgenti e delicate come quella dell’ADI”.
6 gennaio 2023