“Non è mai stata una donazione ma solo un contratto di vendita di camici alla Regione da parte dell’azienda di famiglia di Fontana, un affare da mezzo milione di euro. Un misfatto venuto rapidamente a galla e trasformato in un maldestro tentativo di coprirlo, come dimostrano le parole degli avvocati dell’allora direttore generale di Aria. La vicenda giudiziaria ci interessa il giusto, ma il fatto rilevante è che Fontana ha mentito ai lombardi e non ha avuto nemmeno il buon gusto di dimettersi, come gli avevamo chiesto con la mozione di sfiducia. Ma non è mai troppo tardi.”
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati commentando la notizia secondo cui gli avvocati dell’ex dg di Aria Spa Filippo Bongiovanni hanno sostenuto davanti al GUP che in merito all’accordo di vendita di una partita di camici per gli ospedali lombardi da parte di Dama Srl, la società di proprietà del cognato e della moglie di Fontana, nei confronti di Aria Spa, la centrale d’acquisto della Regione, non è mai divenuta una donazione. Nelle intenzioni iniziali e agli atti rimane solo l’accordo di vendita, nonostante il tentativo di cambiare il tipo di contratto per coprire il pasticcio connesso all’evidente conflitto di interessi.
Milano, 29 aprile 2022