Marco Carra e Matteo Piloni su quanto accaduto durante la seduta straordinaria sulla caccia e l’individuazione dei valichi montani
CARRA E PILONI (PD): “SUI VALICHI L’ENNESIMA FORZATURA CHE RISCHIA DI COMPROMETTERE L’ATTIVITÀ VENATORIA”
“Abbiamo contestato la totale mancanza di rispetto per le regole, con l’ennesima forzatura che ci ha portato in questa situazione. Quindi, con una responsabilità molto grave del presidente di Commissione e della maggioranza – e gli uffici hanno confermato che avevamo ragione –, abbiamo votato contro la modalità con cui l’atto è stato presentato e affinché non venisse messo ai voti oggi. Ma naturalmente non siamo stati ascoltati”, spiegano così Marco Carra e Matteo Piloni, consiglieri regionali del Pd e componenti dell’VIII Commissione Agricoltura, la loro posizione su quanto accaduto, questo pomeriggio, proprio durante la seduta straordinaria fissata per oggi, durante la trattazione della ‘Proposta di individuazione dei valichi montani al consiglio regionale e approvazione delle limitazioni all’attività venatoria ivi vigenti (art. 43 c. 2 bis l.r. 26/93)’, atto di iniziativa di Giunta.
La legge per la montagna, recentemente approvata dal Governo, ha riaperto, infatti, l’attività venatoria sui valichi montani, ma la delibera di cui si è discusso oggi e che recepisce la novità, è stata votata dalla Giunta solo stamattina. La documentazione è stata, dunque, sottoposta ai consiglieri solo mezzora prima della seduta di Commissione, mentre il regolamento stabilisce che per le sedute straordinarie ci voglia almeno un giorno di tempo per visionare i testi.
“Sul provvedimento in sé abbiamo deciso di non partecipare al voto perché tutte queste forzature continueranno a fare del male all’attività venatoria e a quegli appassionati che la esercitano in modo ragionevole e sensato. Noi abbiamo avuto pochi minuti per capire cosa ci sia scritto nel testo. Non ci stiamo a lavorare così. E la maggioranza, nemmeno a dirlo, si è autoapprovata il nuovo provvedimento senza prendere minimamente in considerazione le nostre richieste”, concludono i due consiglieri Pd.
Milano, 22 settembre 2025
