Ancora un problema ferroviario per i pendolari lecchesi. Ancora una carenza di cui qualcuno dovrebbe rispondere. Tocca per l’ennesima volta ai passeggeri del Besanino rimanere bloccati per ore e poi rientrare a casa con mezzi di fortuna. “Siamo d’accordo con il portavoce del Comitato pendolari: al di là del singolo episodio o della singola emergenza, di per sé comunque preoccupante, è evidente come manchi un piano di emergenza e la possibilità di assistere e trovare soluzioni per i viaggiatori che alla fine vengono lasciati completamente da soli per risolvere il problema del rientro a casa”, commenta Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd.
Ancora una volta, per Straniero, il convitato di pietra è Trenord: “Ci chiediamo fino a quando penserà di trattare così i suoi utenti. Ormai i disagi, si sa, sono all’ordine del giorno, ma lasciare che i pendolari rimangano prigionieri di un convoglio e non provvedere a riportarli in qualche modo a casa, significa proprio passare il segno. Sul piatto dei problemi che ogni giorno i lombardi che utilizzano le linee di Trenord devono affrontare, ora metteremo in conto anche questo”.
Milano, 11 novembre 2020