Matteo Piloni e Marco Carra dopo l’audizione in commissione Agricoltura con le associazioni di categoria della Lombardia Confagricoltura, Coldiretti e Copagri in merito al virus dell’influenza aviaria e alle sue ripercussioni sulla filiera agroalimentare e avicola
CARRA E PILONI (PD): “SETTORE IMPORTANTE E DA SOSTENERE. INCREDIBILE IL NO ALL’AUDIZIONE IN COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DI FDI”
Si è tenuta questo pomeriggio, in VIII Commissione Agricoltura, l’audizione, chiesta dal Gruppo regionale del Pd, con le associazioni di categoria della Lombardia Confagricoltura, Coldiretti e Copagri in merito al virus dell’influenza aviaria e alle sue ripercussioni sulla filiera agroalimentare e avicola. In una prossima seduta sarà la volta delle organizzazioni sindacali del settore.
“Quello che è emerso è veramente preoccupante e noi abbiamo raccolto le indicazioni delle associazioni di categoria avanzando su questa base delle proposte. Tuttavia, ci sembra inaccettabile che non sia stata accolta la nostra richiesta di audizione congiunta con la IV Commissione Attività produttive. Nonostante l’assessore regionale all’Agricoltura Beduschi, di Fratelli d’Italia, rispondendo a una nostra interrogazione, abbia sottolineato la serietà e la gravità della situazione attuale, parlando di minaccia significativa per il settore avicolo, il suo collega di partito, Ventura, presidente della Commissione Attività produttive, ha ritenuto per nulla interessante occuparsi di centinaia di aziende agricole lombarde a rischio”, denunciano i dem Matteo Piloni e Marco Carra, consigliere e capogruppo in Commissione Agricoltura.
“Stigmatizziamo assolutamente questo atteggiamento di totale disinteresse per un comparto produttivo che è in crisi, messo in difficoltà dall’aviaria. Ci auguriamo davvero che Fratelli d’Italia possa ripensarci”, auspicano i due consiglieri Pd.
“Per quanto ci riguarda, da quello che abbiamo ascoltato formuliamo le nostre proposte, iniziando dalla richiesta alla Regione di sollecitare il Governo al pagamento dei danni indiretti agli allevamenti a partire dal maggio 2022. C’è poi il discorso delle risorse: serve assolutamente un incremento dei fondi per la biosicurezza, che arrivano attraverso la Pac e quindi i Piani di sviluppo rurali. Attualmente su questa misura ci sono 60 milioni di euro di cui 21 destinati solo ai suini, per il problema della Psa. Altri 27 milioni sono destinati a tutti gli altri settori, eccetto che per la montagna cui sono riservati specificatamente 13 milioni. La richiesta delle associazioni di categoria e che noi abbiamo raccolto, è di enucleare una destinazione specifica per gli allevamenti avicoli e rifinanziare la misura con almeno 20 milioni di euro”, spiegano Carra e Piloni.
“Altra proposta che ci sentiamo di sposare è quella che sta valutando Coldiretti di un piano che incentivi a spostare gli allevamenti di tacchini, gli animali più deboli al virus dell’aviaria, che si trovano in aree in cui insistono anche gli allevamenti di polli. Ma naturalmente servono incentivi. Così come serve sicuramente un intervento di Finlombarda, al pari di quello che è stato fatto per la Psa, per aumentare il sostegno al reddito delle aziende colpite. Infine, non meno importante, Regione deve chiedere al Governo di estendere gli ammortizzatori sociali anche in deroga alla normativa vigente. Come nel caso delle aziende suinicole, è assolutamente necessario intervenire per sanare la situazione”, concludono Carra e Piloni.
Milano, 2 aprile 2025