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GIRELLI (PD): “OK ALLA RIPRESA DELLE TRATTIVE, MA CHE NON SIA FONTE DI SEPARATEZZA”
Il consiglio regionale della Lombardia ha votato stamattina, all’unanimità, un ordine del giorno seguito al dibattito sullo stato di attuazione dell’iniziativa per l’attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Nell’atto si impegnano il presidente e l’assessore all’Autonomia a sollecitare il nuovo Governo, appena si sarà insediato, a riaprire subito la trattativa.
“Potremmo fare un excursus storico a proposito della volontà di questa Regione di raggiungere maggiore autonomia rispetto al Governo centrale– ha detto Gian Antonio Girelli, consigliere regionale del Pd, durante la discussione –. Una battaglia che oggi si intesta la Lega con il centrodestra, ma, a proposito di storia recente, fu l’allora Governo Berlusconi a far finire l’avventura sull’autonomia avviata a suo tempo dal presidente Formigoni. Però il centrodestra ha la memoria corta: proprio oggi, in quest’Aula, ho sentito alcuni esaltare il ruolo delle Province e condannare la riforma che ha provato ad abolirle. Un ritrovato innamoramento, dunque, perché vorrei ricordare che c’è stato un momento in cui tutti volevano abolirle. Anzi, nell’immaginario dei cittadini si vorrebbero probabilmente abolire anche le Regioni. Questo esempio è per dire che dobbiamo capire come fare le cose. Questo è il momento di mettersi in discussione, non di sbandierare una perfezione, come ha fatto il presidente Fontana, che di fatto, in questa regione, non esiste. Sbaglieremmo se non vedessimo ciò che non funziona”.
E a proposito dell’ulteriore passo voluto, con l’ordine del giorno, Girelli ha fatto presente che “l’autonomia non è però fonte di separatezza, tutt’altro. Spero sia questo il filone culturale che anche l’esecutivo lombardo vuole seguire”.
Milano, 15 maggio 2018