La regione conferma l’ipotesi di rinnovo per 10 anni, ma sul miglioramento del servizio brancola nel buio
Nella seduta di martedì del Consiglio regionale l’assessore ai trasporti Claudia Terzi ha spiegato che la delibera del 23 dicembre scorso in cui compare il rinnovo del contratto a Trenord è un semplice avviso all’autorità garante del mercato, ai termini di legge, e che nessuna decisione è ancora stata presa. Lo ha spiegato durante la discussione di un’interrogazione del Pd che chiedeva conto della volontà di ripetere l’affidamento diretto per un periodo, peraltro, molto lungo. La spiegazione dell’assessore non ha convinto i consiglieri democratici che da tempo insistono perché la Regione dia una svolta vera alla situazione assai problematica del trasporto ferroviario regionale.
“L’assessore Terzi ha chiarito che la Regione non ha deciso che cosa fare al termine del contratto con Trenord, ma che l’unica ipotesi su cui sta lavorando è il rinnovo per, addirittura, dieci anni. Nessuna riflessione sullo stato delle cose, nessuna spiegazione di questa volontà di blindare il servizio ferroviario per un tempo così lungo e nessuna volontà di ragionare su cosa chiedere a chi gestirà i treni a partire dalla scadenza dell’attuale contratto, nel corso del 2020. La Regione Lombardia sconta troppi anni di sottovalutazione dei problemi del trasporto ferroviario e purtroppo continua ancora oggi a brancolare nel buio” hanno detto i consiglieri dem.
“La Terzi si è semplicemente appellata a un obbligo formale, in quanto si tratta di una pre-informativa senza indizione di gara per non chiudere le porte a Trenord – spiegano -. Ma stiamo parlando di un servizio fondamentale e con queste modalità Regione Lombardia non fa altro che confermare la sua scarsa capacità di programmazione. Un affidamento diretto e con i paraocchi rischia di tarpare le ali a una soluzione davvero innovativa. A questo punto, è necessaria una riflessione adeguata e un confronto vero che ci auguriamo inizi al più presto”.
NovitaSettegiorniPD491