Marco Carra in merito al question time sulla pianificazione degli impianti agrivoltaici e fotovoltaici
CARRA (PD): “NESSUNA NOVITÀ DALLA REGIONE E NESSUNA REGOLA. I COMUNI NON SANNO COSA FARE E I TERRENI AGRICOLI CONTINUANO AD ESSERE INVASI”
“Sullo sviluppo del fotovoltaico a terra e dell’agrivoltaico nella nostra regione non ci sono novità. Questo si è appreso dalle parole dell’assessore regionale alle Risorse energetiche Sertori, che stamattina ha risposto a una nostra interrogazione sul tema. Eppure, è stata di recente approvata una mozione in Consiglio Regionale con la quale si chiedeva al Governo di interrompere i procedimenti che prevedevano occupazione di suolo agricolo. Ci sono dei Comuni nella nostra provincia che aspettano risposte. Non pensa a nuovi bandi e a incentivare la realizzazione di impianti in luoghi che non danneggino l’agricoltura. E il Governo, appunto, non sblocca una situazione di stallo, ferma fin da troppo tempo”, lo fa sapere Marco Carra, consigliere regionale del Pd, al termine della discussione, in Aula, della question time ‘Iniziative per accelerare la pianificazione degli impianti agrivoltaici e fotovoltaici, garantendo la tutela paesaggistica e agricola senza ostacolare la transizione energetica’.
“Con l’interrogazione chiedevamo quali attività Regione Lombardia avesse posto in essere per dare attuazione alla mozione con cui il Consiglio, a luglio, aveva impegnato la Giunta a chiedere al Governo l’attuazione di una sospensiva degli iter autorizzativi in attesa dell’adeguamento normativo del decreto 21 giugno 2024, a seguito della sentenza del Tar Lazio 9155/2025, e di prevedere procedure autorizzative che consentissero una partecipazione attiva, anche da un punto di vista ambientale, degli enti locali alla programmazione dell’insediamento degli impianti. Ma non abbiamo sentito niente di nuovo in proposito, quindi, presumibilmente non è stato dato seguito”, spiega il dem.
“Volevamo anche sapere quali interlocuzioni sono state avviate con il Governo, il Ministero competente e la Conferenza Stato-Regioni per trovare una definitiva risposta sia alle difformità che la normativa nazionale presenta rispetto alla Direttiva europea, sia per garantire un aiuto agli enti locali e provinciali coinvolti negli iter autorizzativi di impianti Fer, le fonti di energie rinnovabili. E quali pareri ha fin qui dato Regione ai progetti presentati sul territorio regionale”, riassume Carra.
“Di fatto, siamo sempre in attesa delle modifiche da parte del Governo al Decreto di giugno 2024, dove il Tar ha invalidato il punto che attribuiva alle Regioni la possibilità di individuare le aree idonee. Nel frattempo, in questo vuoto normativo, stanno giungendo numerose richieste di nuovi impianti agli enti locali che si trovano privi di qualsiasi strumento di programmazione. Rimane il fatto che la Lombardia deve produrre le energie rinnovabili che la rendano autosufficiente e contenere il prezzo dell’energia. Se l’alternativa più corretta, a nostro parere, è realizzare gli impianti in aree dismesse o ai limiti delle autostrade, sui tetti di capannoni, parcheggi coperti e situazioni simili, occorre incentivare questo tipo di scelte attraverso bandi dedicati e indirizzi precisi. Servono risorse, fondi destinati a incentivare le iniziative. Ma in Lombardia, come in tutto il Paese, siamo in estremo ritardo e la strada più semplice è mettere gli impianti sul suolo agricolo. Ancora una volta la destra difende l’agricoltura con tante belle ed inutili chiacchiere, ma con i fatti conferma di volerla colpire pesantemente”, insiste il consigliere Pd.
“Stesso discorso per le Cer, su cui il Governo è ancora in attesa di adozione dei decreti attuativi. E anche la Regione, dopo una prima manifestazione di interesse su cui ha dato il benestare a circa 300 comuni lombardi, potrebbe lavorare per far sì che la platea dei comuni interessati alle Comunità energetiche sia sempre più ampia”, conclude Carra.
Milano, 7 ottobre 2025