Davide Casati sulla mozione con la quale chiede al Consiglio di condividere la contrarietà già espressa dalle Amministrazioni Comunali bergamasche e dal Consiglio Provinciale di Bergamo in merito alla realizzazione dell’impianto di combustione di rifiuti a Montello.
Nuovo impianto di combustione di rifiuti a Montello, mozione del Pd: “La Regione dica NO”
Si tornerà a parlare del nuovo impianto di combustione di rifiuti per la produzione di energia elettrica e termica a Montello, molto probabilmente nel prossimo Consiglio Regionale del 16 settembre: il gruppo del PD ha infatti depositato oggi una mozione a prima firma Davide Casati con la quale chiede al Consiglio di condividere la contrarietà già espressa dalle Amministrazioni Comunali bergamasche e dal Consiglio Provinciale di Bergamo in merito alla realizzazione dell’impianto.
“Chiediamo ai colleghi consiglieri regionali – spiega Davide Casati – di pronunciarsi in modo chiaro sulla realizzazione di questo impianto che vede contrari molti Comuni, cittadini e associazioni oltre che l’unanimità del Consiglio Provinciale e che come abbiamo già evidenziato in passato non è necessario alla Lombardia, dove già esistono 13 inceneritori attivi, di cui 3 in provincia di Bergamo, e il 30% dei rifiuti bruciati proviene da fuori regione. E quando si tratta di materie come il trattamento dei rifiuti la Regione deve tornare ad esercitare un ruolo di regia, attraverso un’attenta pianificazione che tenga conto anche e soprattutto dell’impatto ‘cumulativo’ di tali opere”.
Per questo all’interno della mozione i dem chiedono di modificare il PRGR (Piano Regionale Gestione Rifiuti), in corso di variante proprio in questi mesi, inserendo in modo chiaro e puntuale il tema della cumulabilità delle emissioni “che non può essere sottovalutato – dice Casati – visto che le emissioni interessano tutto il territorio e non solo il Comune dove sorge l’impianto e soprattutto bisogna tener conto della situazione ante operam”.
“Grazie soprattutto alla raccolta differenziata, in Lombardia si producono pochi rifiuti e gli impianti lombardi sono più che sufficienti – spiega il consigliere regionale dem Jacopo Scandella -. Regia regionale significa che se si vuole costruirne uno nuovo, con questi numeri bisogna spegnerne un altro. Ogni regione deve diventare autosufficiente riguardo allo smaltimento”.
Con la mozione inoltre i consiglieri bergamaschi chiedono di dare tempestiva attuazione a quanto disposto dal Regolamento (UE) n. 40/2025, che esclude l’incenerimento e il recupero energetico dei rifiuti costituiti da imballaggi in materie plastiche dall’ambito dell’economia circolare, e, conseguentemente, a procedere alla modifica del paragrafo 1.5 dell’Appendice 1 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRGR, che è proprio quello ‘utilizzato’ dalla società Montello Spa per la presentazione dell’istanza.
Anche il tema degli odori viene portato per la prima volta all’attenzione del Consiglio Regionale in questa legislatura: “Proseguono in questo senso le segnalazioni quotidiane dei cittadini – spiega ancora Casati – ; chiediamo con la mozione un intervento determinato da parte della Regione visto che Arpa Lombardia li ha già riconosciuti nel 2021 come ‘non tollerabili’. Non è possibile che a fronte di un disagio riconosciuto e certificato i cittadini debbano continuare a sopportare, è assurdo e ingiustificabile”.
“La nostra posizione è chiara – conclude il segretario provinciale PD Gabriele Giudici – : Bergamo ha già dato. Non possiamo permettere che proprio qui, e in particolare in quell’area, si concentri l’incenerimento di nuovi rifiuti, aumentando ulteriormente il peso che grava sulla bergamasca. Siamo al fianco dei Sindaci, delle comunità locali e dei cittadini che chiedono un nuovo modello di gestione ambientale. Un modello in cui la Regione si assuma la responsabilità di una seria programmazione a tutela dei lombardi, invece di lasciare i nostri territori in balia dell’anarchia.”
10 settembre 2025