Gian Mario Fragomeli e Silvia Roggiani sul collegamento viabilistico Lecco–Bergamo e in particolare sul progetto di realizzazione del tracciato del 2° lotto San Girolamo e del successivo lotto Lavello
FRAGOMELI E ROGGIANI (PD): “CHIEDIAMO A SALVINI DI PROMUOVERE LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO UNICO E MENO IMPATTANTE”
“In accordo con i nostri parlamentari, la segretaria regionale Silvia Roggiani ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti un’interrogazione sul collegamento viabilistico Lecco–Bergamo e in particolare sul progetto di realizzazione del tracciato del 2° lotto San Girolamo e del successivo lotto Lavello, dopo l’audizione in Commissione consiliare Territorio con i Comitati civici e le amministrazioni locali. A Salvini chiediamo se non ritenga opportuno vagliare la realizzazione di uno studio progettuale unico e meno impattante per la città di Calolziocorte, finalizzato a modificare il tracciato del lotto San Girolamo, in modo da non prevedere più l’altro lotto Lavello, prolungandolo al ponte Cesare Cantù, evitando così numerose demolizioni nei centri abitati e garantendo maggiore certezza sui tempi, sui costi e sulla sostenibilità ambientale complessiva dell’infrastruttura”, lo fanno sapere Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, e Silvia Roggiani, parlamentare dem.
“Nell’interrogazione spieghiamo che a seguito della modifica della tipologia realizzativa da parte di Anas, i comitati civici e gli amministratori locali hanno espresso forti preoccupazioni per l’impatto ambientale, sociale, paesaggistico e sul tessuto abitativo consolidato che comporterebbe. In particolare, le criticità maggiori sono riferite all’alto numero di demolizioni previste, all’impatto sulle aree urbanizzate e alla mancanza di una visione unitaria e sostenibile del collegamento, attualmente diviso in più lotti”, ricordano Fragomeli e Roggiani.
“Tant’è che durante l’audizione i comitati civici hanno richiesto ad Anas un approfondimento con uno studio di fattibilità alternativo per individuare un tracciato diverso. L’obiettivo è superare le demolizioni, il doppio attraversamento sottostante l’attuale linea ferroviaria Milano-Lecco-Tirano, la terminazione dell’infrastruttura del lotto nei pressi dell’area lacuale, con conseguenti problemi di natura idraulica, l’attuale previsione di due lotti progettuali, cioè il San Girolamo e il Lavello, che oggi viene definita Variante Calolziocorte, accorpando in unico lotto l’attraversamento dell’intero territorio di Calolziocorte e il raggiungimento del ponte Cesare Cantù in direzione Olginate, oltre che agevolare l’immissione sulla Lecco-Bergamo del flusso veicolare proveniente dai comuni montani e collinari soprastanti”, riassumono i dem.
“Non è un problema di tempistiche, perché Anas ha in previsione di concludere la progettazione definitiva non prima del 2027, quindi ben oltre le Olimpiadi. E la verifica di un’alternativa progettuale con uno studio nuovo e integrato con un tracciato a monte potrà contenere i tempi di due progettazioni con due successive gare d’appalto. Persino l’Ufficio Tecnico del Comune di Calolziocorte si è detto favorevole a una soluzione di questo tipo. Quindi, non vediamo veramente ostacoli a pensare alla migliore alternativa. Adesso attendiamo la risposta del Ministero”, concludono Fragomeli e Roggiani.
Milano, 9 maggio 2025