Angelo Orsenigo interviene dopo la discussione di una mozione della maggioranza depositata a seguito della sentenza del Tar che vieta l’attività venatoria sui 475 valichi montani in Lombardia.
CACCIA, ORSENIGO (PD): “LA REGIONE È VITTIMA DELLE SUE STESSE FORZATURE CHE DANNEGGIANO I CACCIATORI, URGE UNA REVISIONE DELLA NORMATIVA NAZIONALE”
“Nella seduta di oggi abbiamo assistito ad una discussione abbastanza surreale, con l’obiettivo da parte dei consiglieri di centrodestra di convincere i cacciatori della bontà delle azioni che il governo regionale compie per sostenere e difendere l’attività venatoria. Ma purtroppo, se oggi Regione Lombardia si trova in questa situazione lo deve soltanto alle continue forzature della sua stessa maggioranza, che l’hanno esposta a continui ricorsi, come più volte da noi segnalato anche in commissione” così il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo interviene dopo la discussione di una mozione della maggioranza depositata a seguito della sentenza del Tar che vieta l’attività venatoria sui 475 valichi montani in Lombardia.
“Il mondo venatorio avrebbe bisogno di norme certe e chiare, come ad esempio il piano faunistico venatorio che ad oggi ancora non c’è, e non di provvedimenti inadeguati – sottolinea Orsenigo – ed ecco perché, al netto della forte critica, ho approvato i punti della mozione che chiedono allo Stato una revisione urgente ed organica della legge 157/1992 che norma la protezione della fauna selvatica e l’attività venatoria”.
Qui di seguito i punti della mozione su cui Orsenigo, insieme ad altri colleghi del Pd, ha votato a favore:
– attivare una interlocuzione al fine di sollecitare il Governo e il Parlamento affinché procedano con urgenza ad una revisione dell’art. 21 comma 3 della legge n. 157/1992 finalizzata a meglio regolamentare l’istituto del valico montano in aderenza alla Direttiva 2009/147/CE;
– attivare una interlocuzione al fine di sollecitare il Governo ed il Parlamento affinché procedano ad una riforma organica della legge 157/1992 che ne modifichi i molteplici aspetti normativi oggi obsoleti e superati anche alla luce della normativa comunitaria;
– promuovere presso il Governo l’adozione urgente di un decreto-legge volto a superare il comma 3 dell’art. 21 della legge 157/1992 al fine di armonizzare la normativa nazionale con gli standard europei e garantendo al contempo la conservazione delle tradizioni e delle attività legate al mondo venatorio.
Milano, 13 maggio 2025