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Roberta Vallacchi e Simone Marchesi sull’annuncio di nuovi focolai in territorio pavese


VALLACCHI E MARCHESI (PD): “NEL 2022 REGIONE NON CI HA ASCOLTATI. ADESSO A PAVIA È UN DISASTRO”

 

“Mortara, Gambolò, Torrevecchia Pia, Santa Cristina e Bissone, Marzano: se Regione fosse intervenuta subito, quando il primo focolaio di peste suina africana era a Ovada, a gennaio 2022, non saremmo in questa situazione, con migliaia di capi contagiati e morti o abbattuti. Ma la Giunta e l’assessorato alla Sanità, che è competente in veterinaria, hanno continuato a nascondere la testa sotto la sabbia e non hanno mai ascoltato i nostri appelli. Ecco il risultato: in provincia di Pavia oggi è un disastro”, lo dicono Roberta Vallacchi e Simone Marchesi, consigliera regionale e segretario provinciale del Pd, di fronte allo stillicidio di notizie che annunciano nuovi focolai sul territorio pavese.

 

“Bisognava agire immediatamente, già nei primi mesi del 2022, con la prevenzione e le recinzioni, l’abbattimento dei cinghiali, tutte le misure di biosicurezza negli allevamenti. Quando Regione Lombardia ha iniziato a muoversi, nel giugno 2023, dopo che c’erano stati i primi casi nel pavese, era già troppo tardi. Comunque, da quel momento si doveva correre, fare il più presto possibile, ma si è perso dell’altro tempo prezioso. Tant’è che il bando fatto per finanziare la biosicurezza per tutte le aziende, non solo quelle del pavese, è di gennaio di quest’anno e andrà a termine alla fine del 2024. Quindi, è arrivato in completo ritardo e adesso siamo in emergenza e serve fare il prima possibile”, aggiungono i dem.

 

“Chiaramente, ora l’assessore all’Agricoltura Beduschi dice che il virus è in giro e sarà una cosa lunga. D’altra parte, ormai la situazione, gestita malissimo e sottovalutata, è questa e si aggraverà sempre di più se non si mettono in campo le misure di biosicurezza che già le aziende devono applicare. Ma poi ci vogliono i controlli nelle aziende, nel parco del Ticino, dove le persone girano inconsapevoli perché non c’è comunicazione, non viene spiegato che si diventa facilmente vettori del virus. Come è successo in altre epidemie, è necessario che tutti sappiano, che adottino determinati comportamenti, che siano informati del fatto che il virus è molto resistente e si può veicolare attraverso la terra sotto le scarpe, nelle ruote di bicicletta, delle auto, dei camion. Se si lascia correre, se non si fa prevenzione, a quel punto non è più possibile fermarlo”, dicono Vallacchi e Marchesi.

 

“Intanto, siamo in estremo ritardo anche perché, trattandosi di materia sanitaria, in quanto il dipartimento di veterinaria è in capo alla Direzione generale Welfare, dovrebbe intervenire Bertolaso e non Beduschi, mentre viene delegato tutto all’assessorato all’Agricoltura che in realtà dovrebbe occuparsi solo dei danni indiretti, in quanto anche i danni diretti, che riguardano l’abbattimento dei suini, sono in capo al Ministero della Sanità”, concludono gli esponenti Pd.

 

Milano, 7 agosto 2024

PD Regione Lombardia