MEDICI DI BASE, CARENZA IN TUTTA LA PROVINCIA.
CASATI E SCANDELLA (PD): “CIASCUNA ISTITUZIONE FACCIA LA SUA PARTE: REGIONE PREVEDA PIÙ INCENTIVI E SGRAVI PER FAVORIRE STUDI IN COLLABORAZIONE E PERSONALE AMMINISTRATIVO, OLTRE CHE AUMENTARE LE BORSE DI STUDIO”
L’esito dell’ultimo bando per coprire i posti vacanti di medici di medicina generale nella nostra provincia non è certo una sorpresa, ma conferma nero su bianco – ovvero con solo 16 disponibilità per 78 posti – quello che da anni denunciamo e su cui invitiamo ad intervenire: le condizioni di lavoro non sono attrattive e i professionisti, che già scarseggiano, preferiscono dedicarsi ad altro. Il risultato è che la rete di medicina territoriale e di prossimità continua ad essere sguarnita, e inadeguata rispetto ai bisogni crescenti di una popolazione che invecchia, facendo così mancare un livello di diagnosi e cura intermedio, tra i cittadini e le strutture ospedaliere, soprattutto nelle aree della Val Seriana.
Gli incentivi per i medici che accettano di lavorare nelle aree interne sono troppo scarsi, e così passano i mesi, si susseguono i bandi, ma ancora migliaia di persone restano senza un medico, un’assenza gravissima che pregiudica la salute dei cittadini!
E se è vero che per quanto riguarda gli stipendi è possibile intervenire solo a livello nazionale, riteniamo che Regione Lombardia dovrebbe impegnarsi a fare quanto in suo potere, come ad esempio incentivare le aggregazioni tra medici prevedendo sgravi per l’assunzione di personale amministrativo in condivisione, sostegno agli affitti dei locali e contributi per alleggerire l’impatto delle utenze e altre spese fisse. Anche il carico burocratico è un aspetto sul quale la regione potrebbe intervenire in modo diretto e tempestivo, semplificando le procedure e rendendo efficace e operativo una volta per tutte il sistema informatico SISS, in uso anche ai medici di base, che con il suo malfunzionamento costringe i sanitari a compilare manuale molte ricette e certificati allungando inevitabilmente le ore di permanenza in studio e peggiorando le condizioni lavorative…inoltre è necessario aumentare le borse di studio per chi sceglie la specializzazione di MMG che oggi sono meno della metà di chi opta per altre tipologie.
La medicina territoriale è fondamentale per garantire la salute pubblica e il sevizio va garantito a tutti. Deve essere una priorità ed è ora di smetterla di usare l’alibi dei fondi insufficienti per giustificare carenze ormai croniche di programmazione e organizzazione.
Davide Casati e Jacopo Scandella, consiglieri regionali PD
8 maggio 2024