SICUREZZA NELLE CENTRALI IDROELETTRICHE, SCANDELLA (PD): “IN LOMBARDIA C’È ANCORA MOLTO LAVORO DA FARE”
“In Lombardia, prima regione italiana per potenza idroelettrica, manca ancora un censimento aggiornato dello stato di manutenzione delle centrali, nonostante ci siano dighe vecchie e concessioni scadute da anni” la denuncia è del consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella che questa mattina, durante il question time al Pirellone, ha presentato una interrogazione specifica per avere chiarimenti in merito alla sicurezza dell’impiantistica idroelettrica e degli ambienti di lavoro.
“Poco più di un anno fa, ad Ardesio, esplodeva un canale di adduzione alla centrale idroelettrica, riversando 15 mila metri cubi di acqua tra le case delle persone che stanno ancora aspettando gli indennizzi – ricorda Scandella -. Non ci sono stati morti o feriti e dunque se n’è parlato poco, ma, dopo l’esplosione a Suviana, che il mese scorso ha causato la morte di sette persone, l’attenzione mediatica sul tema della sicurezza sul lavoro, e in particolare sulla sicurezza nelle centrali idroelettriche, si è alzata molto”.
“In Lombardia ne abbiamo tante – spiega il consigliere dem – ma parliamo di manufatti che hanno 70, 80, 100 anni e che hanno bisogno di un’attenzione e di una cura maggiori. È per questo che abbiamo chiesto alla giunta se esista un censimento aggiornato e consultabile dello stato di manutenzione delle centrali idroelettriche, quali siano le modalità, la frequenza e i soggetti che svolgono questa manutenzione per infrastrutture che attraversano tutte le nostre montagne e cosa intenda fare la Regione, a livello economico e di nuove concessioni, per prevenire incidenti e garantire la piena sicurezza dei lavoratori e delle comunità locali”.
“La risposta dell’assessore Sertori è stata dettagliata – conclude Scandella – ma non rassicurante, perché rimangono in sospeso due questioni fondamentali: il monitoraggio degli interventi per la sicurezza non può essere consegnato alla Regione solo alla fine della concessione, ma durante tutto il suo corso ultradecennale; inoltre, nell’ambito delle gare o delle procedure per la riassegnazione delle concessioni, gli investimenti nella sicurezza devono avere una premialità maggiore e garantire più sicurezza ai territori attraversati dalle infrastrutture e a tutte le persone che ci vivono e lavorano”.
Milano, 7 maggio 2024