TRATTO MILANO-MEDA A PAGAMENTO, ORSENIGO: “GLI AUTOMOBILISTI NON SONO UN BANCOMAT. REGIONE LOMBARDIA FA CASSA DOVE PUO’ MA QUANDO VEDREMO IL SECONDO LOTTO DELLA TANGENZIALE DI COMO E LA GRATUITÀ DEL PEDAGGIO?”
“Non bastava il primo lotto a pagamento della tangenziale di Como e il secondo lotto mai finito. Ora Pedemontana e Regione Lombardia hanno deciso di far pagare caro anche la Milano-Meda. Evidentemente per Palazzo Lombardia chi si mette al volante per andare a lavorare ogni mattina è un bancomat da cui attingere a piene mani. Quando Regione Lombardia terrà fede alle promesse fatte e smetterà di scucire soldi ai comaschi?” è l’attacco del consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, che commenta la notizia dell’imminente imposizione di nuovi pedaggi per il tratto della superstrada Milano-Meda che insiste tra Bovisio Masciago e Lentate sul Seveso, utilizzato da migliaia di comaschi ogni giorno. “Un provvedimento che rischia di avere un enorme impatto sulla viabilità locale dei Comuni interessati. Sono conseguenze che non possiamo sottovalutare”.
“I motivi dei rincari sono dovuti al fatto che il tratto in questione dovrebbe essere inglobato nell’espansione di Pedemontana. Il tutto mentre a Como aspettiamo da anni un’altra espansione promessa dalla Lega ma mai avvenuta: quella del secondo lotto della tangenziale di Como. A dirla tutta, ai comaschi era stata anche promessa la gratuità del primo lotto ma visti gli sviluppi sulla Milano-Meda è evidente che la direzione sia tutt’altra ” – conclude Orsenigo, autore, nel corso degli ultimi due mandati in consiglio regionale, di numerose iniziative consiliari per chiedere il completamento dell’opera comasca, già indicata diverse volte come strategica dal Tavolo per la competitività – “Ormai è sempre più evidente che per quanto riguarda servizi, sanità e infrastrutture, la provincia di Como non è tra le priorità di chi guida Regione Lombardia. Anzi, il messaggio di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia è chiaro: abbandona ogni speranza, comasco, e paga!”
Milano, 6 maggio 2024