CARRA E PILONI (PD): “SULLA PAC L’EUROPA APPROVA LE NOSTRE RICHIESTE, BOCCIATE INVECE DALLA DESTRA”
“Siamo molto soddisfatti del risultato che, come Pd, abbiamo ottenuto in Europa: il consiglio Ue proporrà al Parlamento europeo alcune modifiche alla Pac, la Politica agricola comune, con l’obiettivo di approvarle prima della fine della legislatura”, lo dicono Marco Carra e Matteo Piloni, consiglieri regionali del Pd, capogruppo e segretario della Commissione Agricoltura, dopo aver appreso la notizia.
“Noi abbiamo fatto la nostra parte anche a livello territoriale, sottoponendo al consiglio regionale, attraverso la nostra risoluzione sul programma di lavoro della Commissione europea, la richiesta di revisionare la Pac 2023-2027 in modo da garantire maggiore equità nella distribuzione dei fondi per assicurarsi che i piccoli agricoltori non siano esclusi, e in modo da individuare obiettivi realistici per le aziende agricole lombarde, sia in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, sia in termini produttivi. Ci siamo anche adoperati affinché venisse riconosciuto il giusto prezzo agli allevatori, agli agricoltori e ai produttori del settore agroalimentare, e la centralità del sostegno al reddito, tra l’altro elemento imprescindibile per accompagnarli nella transizione verde. Tutte richieste che la destra lombarda ha bocciato”, spiegano Carra e Piloni.
“Inoltre, vogliamo sottolineare come la resistenza e l’incapacità del Commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, che appartiene alla famiglia politica della destra, siano state piegate. Il delegato ha infatti gestito la Pac in modo disastroso, producendo tutti i guai che in questi mesi sono esplosi, con le denunce fatte dalle associazioni di categoria e le proteste di una parte del mondo agricolo”, ricordano i dem.
“È, quindi, una vittoria nostra contro chi ha guidato l’agricoltura sul piano istituzionale in questi ultimi tempi, ovvero tutti esponenti della destra che, a partire da Regione Lombardia, si sono sempre girati dall’altra parte quando abbiamo proposto i cambiamenti necessari”, concludono Carra e Piloni.
Milano, 26 marzo 2024