VALLACCHI (PD): “PER I DISAGI ORA TOCCA AL PENDOLARE FARSI ATTRIBUIRE L’INDENNIZZO. INSOMMA, IL DANNO E LA BEFFA”
Il bonus per i disagi subiti dai viaggiatori di Trenord sostituito da un indennizzo e le modalità per ottenerlo oggi non più automatiche, ma complicate e in carico al pendolare. Come dire, il danno e la beffa sempre sulle spalle degli stessi, ovvero gli utenti di Trenord. Sulla base di queste preoccupanti novità, Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, ha presentato un’interrogazione all’assessore ai Trasporti Lucente, che ha risposto in queste ore: “Le modalità di erogazione ancora non sono chiarissime nemmeno a Regione Lombardia, ma una cosa è certa: se prima il pendolare si vedeva riconosciuto in automatico un bonus del 30% di sconto sul costo dell’abbonamento, ora dovrà preoccuparsi di fare domanda per ottenere l’indennizzo, con un surplus di burocrazia e disagio che ci sembrano francamente eccessivi, visto quello che subisce quotidianamente usando i servizi di trasporto pubblico ferroviario regionale”, riassume la dem.
Nel dettaglio, la risposta dell’assessore dice che “il nuovo Contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenord, sottoscritto a novembre, non prevede il riconoscimento agli utenti abbonati, mensili e annuali, del cosiddetto bonus ferroviario o bonus ritardi al superamento dell’indice di affidabilità fissato per ogni singola direttrice. L’ultimo bonus, relativo al mese di dicembre, è stato erogato a marzo. È ora in vigore l’indennizzo previsto dall’Autorità di regolazione dei trasporti per gli abbonamenti ferroviari, riconosciuto qualora un numero di treni pari o superiore al 10% di quelli programmati subisca un ritardo superiore a 15 minuti o venga soppresso totalmente per qualsiasi causa. L’indennizzo deve essere richiesto dal titolare dell’abbonamento tramite apposito modulo compilabile online, in biglietteria, via email, pec o via posta, raccomandata A/R, e viene erogato dall’impresa ferroviaria tramite rimborso o voucher. Quindi, già cambiano di molto le regole e spetta al pendolare occuparsi di un aspetto burocratico non da poco”, spiega Vallacchi.
Regione fa sapere inoltre alla consigliera Pd che “sono in fase di definizione le specifiche regole di applicazione, incluse forme di semplificazione della procedura, con l’obiettivo di avviare l’applicazione del nuovo indennizzo dall’1 aprile, mantenendo la continuità. Ma siamo a ridosso della data e ancora non se ne sa nulla. Oltre tutto, pare che una parte delle risorse per coprire gli indennizzi Regione li voglia trarre dalle penali maturate da Trenord per i disagi che provoca. Ma con che tempistiche vengono pagate? Regione ha un fondo da cui trarre queste risorse o si creeranno ulteriori ritardi nel riconoscimento dello sconto? Per ora domande senza risposta e ai pendolari non rimane che attendere e subire”, conclude Vallacchi.
Milano, 22 marzo 2024