BOCCI E NEGRI (PD): “GRAZIE AL NOSTRO INTERVENTO, QUALCOSA SI È MOSSO, MA NON BASTA: REGIONE E GOVERNO INSISTANO”
“Sul caso di Ilaria Salis qualcosa si è mosso, ma siamo dovuti intervenire noi, sia a livello regionale, che nazionale”, lo dicono Paola Bocci e Simone Negri, consiglieri regionali del Pd, che stamattina, in Aula, hanno presentato un’interpellanza per capire se Regione Lombardia avesse l’intenzione di sensibilizzare il Governo al fine di garantire a Ilaria Salis, cittadina lombarda, i diritti fondamentali spettanti a ogni detenuto, ma ora anche di ottenere la misura degli arresti domiciliari e l’attesa di giudizio in Italia, come previsto da una decisione quadro del Consiglio europeo.
“La storia la conosciamo ormai tutti: abbiamo visto Ilaria Salis in catene, al guinzaglio, sappiamo che non le veniva garantita l’igiene, per lei non c’era la cena, non aveva l’ora d’aria. Adesso è cambiato qualcosa perché siamo intervenuti noi, sia a livello regionale che nazionale. Ma non dobbiamo mollare e come abbiamo visto la scritta per Chico Forti su Palazzo Pirelli, dobbiamo avere il coraggio di insistere anche per la Salis, affinché veda riconosciuto il rispetto dei diritti che spettano a chi è sottoposto alla presunzione di aver commesso un reato. Sollecitiamo, quindi, la Giunta regionale a fare un’azione di pressione sul Governo, che al momento è timido, a esprimere una decisa azione affinché la nostra concittadina torni a casa”, ha aggiunto Bocci.
“Il sottosegretario Cattaneo, che ha la delega alle Relazioni internazionali e europee, ha assicurato che Regione e Governo si sono mossi attraverso i canali diplomatici e istituzionali, che, secondo la Giunta, sono i migliori. Ma in queste settimane abbiamo sentito troppe cose scomposte, pur se non da parte di questa Regione. Anzi, apprezziamo che la Giunta abbia riconosciuto la disumanità delle immagini, delle condizioni in cui è detenuta Ilaria Salis, anche nei rapporti con i suoi familiari, a cui esprimiamo la nostra vicinanza. Ma dobbiamo far rilevare che alcune azioni sono state intraprese dopo che abbiamo depositato questa interpellanza e dopo che nostri deputati si sono fatti sentire. Altrimenti l’impressione è che questa vicenda sarebbe passata sottotraccia”, ha sottolineato Negri.
“Noi vigileremo e se non ci saranno sviluppi positivi, torneremo a interpellare affinché si mantenga l’attenzione su questa vicenda, soprattutto qualora si dovessero rivedere condizioni detentive non umane come quelle di questi mesi. Ci pare che forse non si dovesse aspettare di vedere una donna in catene e guinzaglio per chiedere il rispetto della dignità della persona”, hanno concluso i dem.
Milano, 5 marzo 2024