Olimpiadi, Fragomeli a Terzi: “A che punto sono i lavori delle opere previste? Danni per milioni se Veneto scippa gare alla Lombardia”
Tra la bocciatura da parte del Governo della pista da bob a Cortina, tra le rivendicazioni del Presidente del Veneto Zaia, che chiede di riequilibrare e ridistribuire le discipline olimpiche, ovvero di scippare parte delle gare già assegnate alla Lombardia, tra le velleità del Piemonte, che vorrebbe riaprire il dossier, è urgente che dalla Lombardia arrivino risposte chiare. In primis sullo stato dell’arte, ovvero a che punto sono i lavori delle opere previste in Lombardia. È dall’inizio di settembre che chiediamo che l’Assessora Terzi venga in Commissione a relazionare. Credo che i tempi oggi siano più che mai stringenti. Sulle Olimpiadi invernali del 2026 hanno investito tutti: Regione, Comuni, provincie, territori, imprese, attività. Vogliamo davvero perdere questa occasione?
Per evitare di farci sfuggire un’opportunità di crescita, come PD vogliamo che Regione Lombardia si mostri parte attiva in questa trattativa con Governo e Regione Veneto. Per questo abbiamo presentato innanzitutto un’interrogazione a risposta scritta, per sapere lo stato di attuazione delle opere previste in Lombardia, secondo quanto stabilito già a fine 2022 e aggiornate nel 2023. L’importanza strategica per tutto il territorio regionale dell’appuntamento dei Giochi olimpici è indiscutibile. Come le ricadute economiche e occupazioni. Eppure, ad oggi, con una scadenza prevista per fine 2025, non è ancora stata fatta chiarezza né sui tempi di realizzazione né sui finanziamenti. E stiamo parlando di 15 opere essenziali-indifferibili e 28 essenziali, tra impianti e infrastrutture. La superficialità nella gestione del dossier olimpico da parte di Regione Lombardia rischia di fare danni all’economia della nostra regione. Se infatti il Veneto ci scipperà parte delle gare, qui avremo milioni di mancati incassi. Non possiamo permetterlo.
Gian Mario Fragomeli
Consigliere regionale PD
Milano, 18 ottobre 2023