“Martedì in Consiglio regionale abbiamo chiesto a Fontana e alla sua giunta di giocare un ruolo da protagonista, con il Governo, nel tutelare migliaia di famiglie e aziende edili del nostro territorio, permettendo loro di portare almeno a termine i lavori iniziati grazie al Superbonus. La stessa destra che ha stroncato il provvedimento ha anche deciso di lasciare in difficoltà cittadini e imprese lombarde e ignorare l’appello accorato delle associazioni di categoria che da tempo chiedono la piena riattivazione del meccanismo di cessione dei crediti, nonché di semplificazione delle modalità di accesso ed erogazione dell’incentivo” lo fa sapere il consigliere regionale del PD Matteo Piloni, in merito alla bocciatura di una mozione presentata in consiglio regionale a sostegno del settore edile per lo sviluppo economico.
“La maggioranza che governa la nostra regione ha dunque deciso di non intervenire nei confronti del Governo per chiedere di far ripartire la cessione dei crediti maturati da privati, imprese e tecnici nel 2021, 2022 e 2023, anche intervenendo tramite le partecipate statali quali Poste italiane e Cassa Depositi e Prestiti – spiega Piloni -. A rischio ci sono dunque moltissime famiglie che hanno avviato lavori edili, così come altrettante aziende che hanno scontato il credito in fattura e rischiano di non rientrare nelle spese sostenute. Da Palazzo Lombardia ci aspettavamo – e continueremo a pretendere – un aiuto determinante a sostegno del tessuto economico lombardo che per ora non è arrivato”.
“E per le imprese non finisce qui – aggiunge Piloni – Dopo la notizia del mancato anticipo Pac alle aziende agricole, sempre martedì, abbiamo anche chiesto alla Regione di non utilizzare più la modalità del ‘click day’ per la partecipazione ai bandi regionali, perché è una modalità che non garantisce la parità di accesso a tutti gli interessati e, limitando a pochi minuti il tempo di presentazione delle domande, non sostiene né il merito né le esigenze reali di imprese e comuni, ma la maggioranza ha respinto anche questa proposta, adducendo come scusa una mancanza di tempo che invece ci sarebbe stato. Ma noi continueremo a insistere e ci auguriamo che la giunta lombarda abolisca al più presto questo sistema iniquo e decida finalmente di premiare i contenuti, il merito e non la velocità di accesso.
Milano, 8 giugno 2023