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Morti sul lavoro: bisogna investire su controlli e sicurezza

Mercoledì scorso due operai sono morti intossicati in un cantiere di Moltrasio, in provincia di Como e, a distanza di poche ore, sempre nel comasco, un uomo di 70 anni è rimasto schiacciato dal trattore. Oggi, venerdì, un’altra tragedia a Soresina, nel cremonese, dove è morto il cotitolare di un’azienda metalmeccanica mentre tentava di sbloccare un macchinario inceppato.

“Notizie che lasciano attoniti- afferma il consigliere regionale Raffaele Straniero – per cui desidero innanzitutto esprimere la mia vicinanza alle famiglie delle vittime. Notizie che ci riportano ancora una volta alla tragica realtà degli incidenti sul lavoro, purtroppo in costante peggioramento”.

Il report Inail relativo al primo semestre 2022 pone a quota 73.919 le denunce di infortuni in Lombardia (+47,6% rispetto alle 50.082 del primo semestre 2021). Gli incidenti mortali dei primi otto mesi del 2022 sono stati ben 40, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2021, stando al Registro regionale infortuni mortali.
“Come Partito Democratico- sottolinea Straniero- in Consiglio regionale abbiamo combattuto duramente per chiedere un intervento efficace di Palazzo Lombardia per alzare gli standard di sicurezza sui posti di lavoro, a partire da un aumento dei controlli nelle aziende. Una richiesta ribadita anche dalla Corte dei Conti lo scorso luglio, quando è stato rimproverata alla giunta lombarda la ‘scarsa incisività’ degli interventi per prevenire gli infortuni sul lavoro, indicando uno stallo nel numero delle ispezioni (+0,88%) e il calo delle imprese controllate (-6,11%) nel 2021 rispetto al 2020. Oltre all’intervento istituzionale, non possiamo dimenticare la necessità di promuovere una vera cultura della sicurezza tra i datori di lavoro e tra i lavoratori, a partire anche dalla formazione scolastica e permanente lungo tutto il periodo lavorativo. Nel 2022 non si può morire di lavoro”.

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia