La Lombardia ormai boccheggia e anche le previsioni meteo per i prossimi giorni non lasciano molte speranze. Finalmente, giovedì 16 giugno, in extremis, è stato raggiunto un accordo tra la Regione e i regolatori del servizio idroelettrico che il gruppo del Pd chiedeva ormai da tempo, per voce del suo referente in commissione Agricoltura, Matteo Piloni.
“Finalmente Regione Lombardia si è mossa, come chiedevamo da mesi e come abbiamo ribadito anche qualche giorno fa, durante il question time in aula consiliare, e i produttori idroelettrici da oggi aumenteranno i rilasci dell’acqua a supporto dell’agricoltura. Una iniziativa che doveva essere intrapresa molto prima, speriamo che non sia già troppo tardi. L’importante adesso è che sia garantita l’erogazione di acqua anche nei reticoli idrici minori. Va fatto tutto il possibile e serve lavorare già da ora a un piano di prevenzione per affrontare la prossima stagione e i prossimi anni”.
La decisione è stata annunciata dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche, Massimo Sertori, che proprio martedì, in aula consiliare, rispondendo a una interrogazione a risposta immediata di Piloni a sulla crisi idrica, aveva spiegato i contenuti della delibera da poco approvata sul deflusso minimo vitale, ammettendo che più di così la giunta non avrebbe potuto fare e abbandonandosi alla speranza della pioggia. (👉qui il video dell’intervento in aula)
Inammissibile, per il consigliere dem: “Regione Lombardia non può arrendersi, ma deve essere più tempestiva e mettere in campo qualsiasi iniziativa per salvare il salvabile. Dieci giorni per le deroghe del deflusso minimo vitale sono troppi, ormai non c’è più tempo e i nostri coltivatori stanno per gettare la spugna, il 15 giugno scadono, inoltre, i termini per le quote che le aziende agricole devono ai consorzi e le coltivazioni sono già compromesse. Fissiamo subito le audizioni in commissione Agricoltura per fare il punto con i consorzi e i concessionari delle grandi derivazioni idroelettriche, proprio come abbiamo chiesto formalmente nei giorni scorsi”.
Per il consigliere dem, è sicuramente fondamentale “rivedere le norme sul deflusso minimo vitale in un’ottica di prevenzione, perché sono state fatte in un periodo in cui l’acqua abbondava, ma adesso non è più così, ci sono i cambiamenti climatici che rendono necessario un cambiamento di strategia. Questa stagione rischia ormai di essere già compromessa, ma almeno si mettano le mani avanti per i prossimi mesi, ognuno di noi deve fare la sua parte e al più presto”.
Ma per Piloni c’è anche qualcos’altro che la giunta lombarda potrebbe fare – a maggior ragione dopo l’accordo siglato nei giorni scorsi in commissione Politiche agricole della Conferenza Stato Regioni, per cui la Lombardia riceverà dall’Europa 835 milioni di euro per il finanziamento sul PSR 2023-2027 – e non ha esitato a scrivere a Fabio Rolfi, l’assessore assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, chiedendogli espressamente di “incentivare tutte quelle buone pratiche che consentano di avere sistemi di irrigazione moderni ed efficienti, rifinanziando la misura specifica del Programma di Sviluppo rurale con una dotazione finanziaria importante ed in tempi celeri“.
“Anche quando si parla di programmazione il tempo è importante – scrive Piloni – l’eccezionale siccità che sta colpendo il nostro Paese sta mettendo in ginocchio le semine delle nostre aziende agricole e insieme alle azioni contingenti per combattere la situazione, relative a ristori immediati e a deroghe sull’utilizzo della risorsa idrica, penso sia doveroso anche affrontare questo aspetto, riaprendo il bando relativo agli investimenti finalizzati alla ristrutturazione o riconversione dei sistemi di irrigazione”.
“È necessario un intervento urgente e deciso che, insieme a tante altre misure, può diventare determinante in uno scenario che vede il tema della mancanza di risorse idriche un serio protagonista anche dei prossimi anni e in cui Regione Lombardia non può giocare sempre sulla difensiva” conclude Piloni.
RedazioneN7ggPd