Al centro degli incontri l’accoglienza dei profughi ucraini e la sanità territoriale
Il tour di ascolto del senatore del Pd, Alessandro Alfieri e del consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, che ha l’obiettivo di raccogliere le voci dei territori della provincia di Varese per verificare, dopo i due difficili anni di pandemia, le condizioni economiche e sociali dell’area, ieri ha fatto tappa a Ispra, Angera, Besozzo, Monvalle, Leggiuno e Ranco.
A Ispra i due esponenti dem hanno visitato con la sindaca Melissa De Santis, la casa don Guanella, che ha già accolto otto rifugiati ucraini. ”Siamo stati – ha sottolineato Alfieri- alla Casa Don Guanella per fare il punto sullo stato dell’ accoglienza dei profughi ucraini. Il lavoro da fare è tanto ma i sindaci si sono già attivati per organizzare un sistema di ospitalità e si è già discusso con il prefetto su come gestire il periodo emergenziale anche per il futuro, visto che la protezione umanitaria durerà da 1 a 2 anni. A livello nazionale ci stiamo interrogando per vedere se fare un decreto, preceduto da una mappatura dei bisogni sul versante educativo e delle cure sanitarie”.
“Si tratta – ha detto Astuti- di una emergenza epocale. Gli strumenti classici, che già prima dello scoppio della guerra in Ucraina faticavano a far fronte alle necessità di accoglienza, non bastano. L’incontro al don Guanella è stato utile per capire quali sono le necessità e come realizzare, sulla scia di quanto già sperimentato in altre realtà della provincia, una sinergia tra il terzo settore e le amministrazioni”.
Oltre all’ emergenza profughi tanti i temi affrontati con gli amministratori locali, tra cui il sindaco di Monvalle Franco Oregioni, di Leggiuno Giovanni Parmigiani, di Ranco, Francesco Cerutti, e il vicesindaco di Besozzo Gianluca Coghetto. Su tutti quelli legati al turismo, al dissesto idrogeologico e soprattutto alle questioni sanitarie.
“Negli incontri – concludono Alfieri e Astuti – si è ragionato su come integrare i servizi sociosanitari presenti e quali unità di offerta potenziare per costituire un servizio sociosanitario robusto. Tutti i sindaci si sono detti pronti a giocare un ruolo centrale nella costruzione della rete sociosanitaria. Spetta si alla Regione tirare le file del progetto, ma perché questo sia in grado di rispondere davvero alle richieste del territorio è necessario un coinvolgimento decisionale delle amministrazioni locali”.
Milano, 22 marzo 2022