Corse cancellate, ritardi, disagi e mancanza di sicurezza all’interno di stazioni e treni, soprattutto in orario serale. La gestione inadeguata del centrodestra ha un costo alto tutti i giorni nella vita di migliaia e migliaia di pendolari e cittadini lombardi.
La Giunta di Regione Lombardia non riesce a far funzionare il trasporto ferroviario, proprio ora che la pandemia lo richiederebbe più che mai. L’aumento dei casi Covid delle ultime settimane tra il personale di Trenord ha solo reso più evidenti problemi che arrivano da lontano e che non verranno risolti, finché non si accetterà di cambiare linea, a partire dalla guida politica della nostra regione.
Esasperati, ben 24 comitati e associazioni di pendolari, hanno chiesto nei giorni scorsi le dimissioni dell’assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi.
“Non c’è servizio di trasporto in Lombardia che sia in queste condizioni e provochi questa dura presa di posizione degli utenti – attacca il consigliere dem Pietro Bussolati – e sono anni che noi denunciamo questa situazione in Consiglio regionale. Fontana e Terzi, in tutta risposta, procedono al rinnovo senza gara del contratto di servizio a Trenord, legando mani e piedi la Regione e i suoi pendolari ad altri nove anni di disservizi. Questa è ottusità e arroganza: se ne vadano a casa entrambi, per amore della Lombardia”.
Né le critiche dei comitati, inascoltati da mesi, né le richieste di chiarimento presentate dal PD durante il 👉 question time di martedì scorso in Consiglio regionale, sembrano però smuovere la giunta.
Ne abbiamo parlato insieme al consigliere Gigi Ponti, capodelegazione dem in commissione Trasporti, nel nostro 👉 podcast e in un 👉video
RedazioneN7ggPD