Il voto in Commissione sanità di questa mattina si è concluso con un nulla di fatto sostanziale. Perché gli emendamenti che sono stati presentati, sia da parte della maggioranza che della minoranza, e che di fatto hanno recepito le istanze e le richieste di varie realtà del settore, sono variazioni che non incidono sull’impianto della legge. La revisione delle riforma messa in campo fino ad ora è del tutto inadeguata rispetto gli effettivi cambiamenti da introdurre.
Nello specifico va ridisegnato il rapporto tra pubblico e privato, quello con i medici di medicina generale, va fatta chiarezza sulla funzione e sull’organizzazione delle case e degli ospedali di comunità, va rivista tutta la complessità del socio-sanitario, con un nuovo progetto per la presa in carico degli anziani, l’abbattimento delle liste d’attesa. Tutte queste questioni sono rimaste del tutto indefinite e spesso formulate in modo quasi capzioso, per ottenere l’esatto opposto rispetto alle esigenze.
Per il Partito Democratico comunque sarà l’Aula il luogo della discussione e della presentazione di proposte sostanziali che cercheranno di riscrivere la legge introducendo un cambio di passo non tanto e non solo rispetto alla riforma Maroni, ma alla politica sanitaria regionale degli ultimi 30 anni.
Gianni Girelli
Presidente Commissione d’Inchiesta Covid19 di Regione Lombardia