Sono state subito settimane di passione quelle della ripresa dell’attività lavorativa e di studio per i pendolari lombardi. In particolare, tre linee hanno sofferto i disagi più pesanti: la Cremona-Crema-Treviglio e le due lecchesi Lecco–Carnate–Milano Porta Garibaldi e Bergamo–Carnate–Milano.
“Proprio nel giorno in cui l’assessore regionale ai Trasporti Terzi annunciava, a caratteri cubitali, sulle testate locali, che avrebbe chiesto a Trenord di migliorare rapidamente il servizio, il treno delle 6.50 veniva cancellato e quello delle 7.20 aveva più di 30 minuti di ritardo”, fa sapere Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, seccato tanto quanto i pendolari cremonesi e cremaschi.
Tra l’altro, per quanto riguarda le parole dell’assessore, Piloni si è detto convinto che serva molto di più di una ‘strigliata’: “Meglio tardi che mai. Ma non basta certamente una semplice convocazione, che dovrebbe essere la normalità dopo settimane di disservizi quotidiani. Soprattutto dopo che la Giunta regionale ha prorogato il contratto a Trenord per 10 anni come se nulla fosse. Invece, serviva una gara europea e non è stata fatta. I problemi ci sono da troppo tempo e peggiorano”.
Per il consigliere Pd “se si vogliono davvero risolvere le cose, Regione anticipi l’invio dei nuovi treni quanto prima e non tra un anno. E se l’assessore Terzi vuole affrontare davvero la situazione, come io credo e spero, convochi all’incontro con Trenord e Rfi anche la Provincia di Cremona e i sindaci dei nostri territori, così da riprendere un confronto e renderlo continuo nel tempo”.
Dal sud al nord della Lombardia, appunto, dove il collega Raffaele Straniero ha presentato un’interrogazione a risposta in Commissione per affrontare il tema dei continui ritardi e delle cancellazioni ormai quotidiane sulla S8 Lecco–Carnate–Milano Porta Garibaldi, che consta di 13 fermate e copre un tragitto percorribile in 60 minuti, e sulla R14 Bergamo–Carnate–Milano che collega Bergamo a Milano in 1 ora e 10, passando per il lecchese, e consta di 10 fermate.
“Nell’ultimo mese su questi due tratti si sono registrate pessime performance di servizio, con una pluralità di cancellazioni e forti ritardi che hanno arrecato grave disagio per i pendolari, inconciliabili con le esigenze lavorative e di studio dell’utenza – lamenta Straniero nell’interrogazione –. Qualche esempio, solo nella terza settimana di settembre: lunedì 20, il treno Lecco-Milano delle 6.36 da Lecco viaggiava con 35 minuti di ritardo; martedì 21, il treno da Milano delle 18.22 registrava 25 minuti di ritardo; mercoledì 22, il 6.36 da Lecco aveva 20 minuti di ritardo; giovedì 23, il 18.22 da Milano aveva 25 minuti di ritardo; venerdì 24, il 6.36 da Lecco contava 30 minuti di ritardo”.
E non è finita qui: giovedì 16 settembre solo il 28% delle corse della linea S8 Milano–Lecco e il 25% delle corse della linea Milano–Bergamo, via Carnate, è arrivato puntuale. Di chi la colpa? “Secondo l’assessore regionale ai Trasporti Terzi i gravi disservizi sono da imputare a guasti degli impianti di Rfi dovuti alle condizioni metereologiche, peraltro non significativamente avverse. Ma Rfi ha replicato che solo il 26% dei ritardi avvenuti nell’ultimo mese è imputabile a guasti dell’infrastruttura gestita dalla società. Senza contare che l’entrata in servizio dei nuovi treni modello Caravaggio sulla linea Lecco–Milano non ha, evidentemente, risolto, né attenuato i disagi”, continua il consigliere dem.
Per questo all’assessore chiede di sapere “se condivida e confermi che il mese di settembre 2021 sia stato caratterizzato da un numero insostenibile di ritardi e cancellazioni sulle due linee ferroviarie; quali siano le ragioni dei guasti anche su materiale rotabile nuovo; se non si ritenga che simili disservizi, uniti a episodi di sovraffollamento dei treni, inducano i pendolari all’uso del mezzo privato, con grave pregiudizio allo sviluppo della mobilità sostenibile in Regione Lombardia; se non ritenga che Regione Lombardia dovrebbe esercitare un ruolo di regia rispetto ai gestori della rete ferroviaria e del servizio ferroviario regionale, pretendendo da entrambi il rispetto di uno standard minimo di affidabilità del servizio”.
RedazioneN7ggPd