BOCCI (PD): “REGIONE SUPPORTI I COMUNI E LE FARMACIE PUBBLICHE PER APPLICARE PREZZI CONTENUTI”
I prodotti igienici femminili sono indubbiamente beni da considerare di prima necessità, senza i quali le donne durante il periodo di ciclo mestruale non potrebbero condurre le loro normali attività quotidiane. Ma in Italia hanno un’aliquota Iva ordinaria del 22%, cioè quella riservata ai beni non di prima necessità e ai beni di lusso. Non solo: “Nel nostro Paese è quasi totalmente ignorato il fenomeno ‘period poverty’, letteralmente la povertà mestruale, ovvero il disagio di non potersi garantire un’igiene adeguata durante tutto il ciclo attraverso appositi dispositivi sanitari e in luoghi idonei”, fa sapere Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, che in proposito ha presentato una mozione che andrà in Aula domani, martedì 21 settembre 2021.
“Regione Emilia Romagna, ancora nel 2019, ha approvato a maggioranza una risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere, in tutte le sedi, l’introduzione dell’aliquota Iva agevolata del 4 per cento per i prodotti per l’igiene intima femminile e per i pannolini per bambini – fa sapere Bocci –. Regione Puglia ha appena inviato, assieme ad Anci, una nota congiunta ai Comuni per invitare a promuovere iniziative di sensibilizzazione. Inoltre, a livello nazionale, sono già state raccolte 250mila firme per chiedere a Governo e Parlamento di abolire o ridurre la Tampon Tax”.
Adesso l’iniziativa della consigliera Pd in Lombardia: “Con la mia mozione impegno la Giunta e l’assessore competente ad attivarsi per supportare i Comuni della Regione nella promozione di iniziative in collaborazione con le farmacie comunali del territorio, che hanno il fine di applicare prezzi contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili; a sollecitare il Governo e il Parlamento al fine di prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota, attualmente al 22%, per i prodotti igienico-sanitari femminili, per arrivare successivamente alla totale detassazione dei beni essenziali alla salute ed all’igiene femminile; ad affrontare e approfondire il fenomeno della ‘povertà mestruale’, anche, eventualmente, attraverso uno studio qualitativo delle fasce economicamente a rischio, e prevedere un piano di agevolazioni economiche per l’acquisto di prodotti sanitari e igienici femminili per le fasce più deboli”.
Milano, 20 settembre 2021