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Lega e alleati martedì scorso, in consiglio regionale, hanno bocciato una mozione presentata dal Pd che chiedeva il potenziamento dei tracciamenti per arginare il diffondersi dei contagi e, nello stesso tempo, approvato un documento che chiedeva l’abolizione immediata del coprifuoco. Un no a una misura di contenimento del virus che è un messaggio demagogico pensato per accreditarsi presso le categorie che lamentano le chiusure, ma hanno piuttosto bisogno di responsabilità e prudenza. Prudenza che avrebbe suggerito di dire si al potenziamento del tracciamento, unico vero sistema per limitare i contagi.

“Non siamo contro le riaperture, ma contro messaggi sconsiderati che non considerano la prudenza invocata dagli esperti – afferma il capogruppo del Pd Fabio Pizzul – . Il coprifuoco rappresenta un forte elemento simbolico e un segnale molto importante, perché ricorda che la pandemia è ancora diffusa e che non ci si deve esporre a ulteriori rischi”.
Il contenimento della pandemia non è garantito al 100% dai vaccini, ma deriva dalla capacità di promuovere corrette pratiche di comportamento e di limitazione del contagio. Primo fra tutti il potenziamento del tracciamento. “Proprio per questo abbiamo chiesto alla giunta – afferma la consigliera regionale Carmela Rozza – di tracciare con risorse straordinarie i possibili focolai e costituire un’equipe di lavoro dedicata alla pianificazione straordinaria di test molecolari sulle comunità a rischio, destinata al contact tracing. Il secco no della maggioranza lascia amarezza. Lega e alleati hanno ripetuto ancora una volta che tutto quello fanno è sufficiente, senza neppure immaginare la possibilità di fare di più. Dopo 32 mila morti e un continuo stop and go delle attività che ha messo a dura prova tutte le comunità mi sarei aspettata almeno la volontà di cercare di fare di più, specie all’indomani del raduno dei tifosi interisti in piazza del Duomo, che comporta un più che evidente fattore di rischio contagio”.
La maggioranza invece ha preferito in maniera del tutto incoerente e priva di senso della realtà negare tracciamento e coprifuoco, provvedimento questo, come sottolinea Pizzul “che potrà essere mitigato o anche revocato solo in presenza di dati e di indicazioni tecniche più rassicuranti di quelle attuali”.
Unico segnale positivo dalla maggioranza nella lotta al virus, l’approvazione di una mozione relativa all’avvio di campagne di screening con tampone salivare molecolare e alla definizione di un Piano regionale che ne preveda l’utilizzo diffuso, come chiedevano i democratici da mesi. “Si è perso molto tempo per mettere in sicurezza i ragazzi– ricordano le consigliere regionali Paola Bocci e Antonella Forattini– . E non si è tenuto conto degli sforzi fatti in anticipo da alcune amministrazioni comunali di centrosinistra, come Bollate, sulla sperimentazione dei tamponi salivari, cosa che poteva essere fatta anche dalla Regione. Ma ora l’importante è che si proceda subito, anche per dare un riconoscimento al prezioso lavoro concluso dal pool di ricerca dell’Università di Milano, costituito in gran parte da donne”.

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia